Imola, è morta Lydia Saravo, ‘colonna’ dei servizi ospedalieri

Molto apprezzata e benvoluta, era la responsabile interdipartimentale del Blocco operatorio dell’Ausl

Lydia Saravo era la responsabile interdipartimentale del Blocco operatorio

Lydia Saravo era la responsabile interdipartimentale del Blocco operatorio

Imola, 2 agosto 2017 - La scomparsa di Lydia Saravo, 61enne responsabile interdipartimentale del Blocco operatorio dell’Ausl, avvenuta nella notte tra domenica e lunedì scorsi, ha profondamente segnato tutti i professionisti dell’Azienda sanitaria imolese. «La dottoressa Saravo si contraddistingueva per il suo elevato valore professionale e umano - commenta Andrea Rossi, direttore generale dell’Ausl –. Era una persona molto stimata ed amata da colleghi e pazienti. La sua scomparsa ha profondamente addolorato tutti coloro che la conoscevano».

La carriera professionale della dottoressa Saravo in viale Amendola inizia nel 2000, quando viene assunta come dirigente medico di Anestesia e Rianimazione; dal 2003 al 2005 è stata invece coordinatore delle attività anestesiologiche del Day Surgery, mentre dal 2005 al 2009 ha ricoperto l’incarico di organizzazione delle attività anestesiologiche del Blocco operatorio fino alla nomina di responsabile interdipartimentale del Blocco Operatorio ottenuto nel 2009, ruolo ricoperto fino al momento della sua scomparsa.

«Lascia un grande vuoto nella nostra azienda – prosegue Rossi - non solo per l’ottimo lavoro svolto in tutti questi anni, ma per l’impegno, la dignità e la dedizione che ogni giorno mostrava nella sua attività in ospedale. E’ quindi a nome dell’intera l’Azienda che esprimo la nostra vicinanza e le più sentite condoglianze alla famiglia».

Ulteriore dimostrazione di stima arriva dai colleghi dell’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione e del Dipartimento Chirurgico: «Ricorderemo sempre con affetto e commozione la dolcissima Lydia. La sua scomparsa ci priva di un riferimento professionale sicuro e più ancora di una persona dall’umanità insostituibile, alla quale andrà sempre la nostra riconoscenza e il nostro ricordo».