
"Lei deve immediatamente lasciare casa sua, non c’è tempo, il Sillaro sta esondando". Queste le parole, dure, difficili e preoccupanti, che uno dei 300 evacuati di PortoNovo, frazione di Medicina, si è sentito rivolgere, al cancello di casa, nella notte tra martedì e mercoledì. Quando il peggio per la zona del Medicinese, già fortemente colpita il 2 e 3 maggio, sembrava passato ecco che il maltempo ha colpito ancora e più forte.
All’alba di ieri la frazione di Portonovo, sotto gli argini del Sillaro, era quasi del tutto irraggiungibile ormai: dove c’erano le strade c’erano solo specchi d’acqua che non lasciavano neanche immaginare quanto in basso fosse annegato l’asfalto che fino al giorno prima era lì a portare i residenti sani e salvi nelle loro case. Ora, e per qualche giorno, i cittadini della zona sono alloggiati al Centro Ca’ Nova, vicino a Medicina o, chi ha potuto, da amici o parenti. Evacuata anche Buda, a causa del canale Garda.
Sono durate ore le operazioni di evacuazioni di questi residenti che sono stati tratti in salvo, con l’acqua che, in pochi minuti, è passata dalle caviglie alle ginocchia, dai carabinieri della Compagnia di Molinella (competente per territorio), dai pompieri e dalla Protezione Civile. Ieri, inoltre, nella vicina frazione di Sant’Antonio di Medicina la situazione sembrava cristallizzata a dieci giorni fa, quando le case del piccolo paese erano del tutto invase, ai piani terra, dall’acqua e i terreni agricoli solo un vago ricordo. Lì dove il 3 maggio c’erano sacchi di sabbia per salvare il salvabile ieri c’erano sacchi di sabbia. "Le terre non ce la fanno più. Tutta questa pioggia che è venuta giù tra lunedì e martedì si è andata ad appoggiare su campi già madidi di acqua da dieci giorni fa – racconta un residente della zona –. Se va avanti così non asciugherà mai e saremo sempre punto e a capo".
La mattinata di ieri, però, che ha visto alternarsi momenti di schiarite a diluvi insistenti, è stata complicata anche per il centro di Medicina dove, poco dopo le 9, hanno iniziato ad allagarsi le tante attività commerciali e i piani terra delle case di tutta via Saffi, a due passi dalla piazza del Comune. A causare questo allagamento, che è stato risolto dopo incessanti ore di dragaggio e lavoro da parte di istituzioni e cittadini volontari, un canale sotterraneo che, a causa del livello idrometrico elevato, ha iniziato a tracimare da fogne e tombini. La risposta dei soccorsi e dei cittadini è stata immediata tanto che, chi con pale, chi con pompe, tutti hanno aiutato per liberare i locali sommersi dall’acqua. Sul posto è intervenuta anche l’amministrazione comunale che ha dato una mano. Critici, sul territorio, gli spostamenti: quasi tutte le strade principali o secondarie per raggiungere Medicina e frazioni ieri sono state interrotte a causa delle esondazioni.
Zoe Pederzini