Operatori no vax, battaglia al Tar "I provvedimenti restano validi"

Viale Aldo Moro chiarisce: "L’esame della questione è stato soltanto rinviato. Attendiamo l’udienza"

I procedimenti a carico degli operatori sanitari e socio-sanitari che non si sono vaccinati, ai quali nelle scorse settimane l’Ausl ha inviato circa 600 lettere di sollecito ottenendo in risposta (anche) un ricorso al Tar, sono a oggi "pienamente efficaci ed operativi". Lo fa sapere la Regione, in seguito alle voci di uno stop da parte appunto del Tribunale amministrativo regionale dell’Emilia-Romagna ai procedimenti avviati dalle Aziende sanitarie tra le quali quella di Imola, che si sono viste costrette, loro malgrado, a costituirsi in giudizio.

Il Tar, infatti, "non ha sospeso nulla, ma – su richiesta di dilazione proposta dai ricorrenti – si è limitato a rinviare l’esame della questione all’udienza di merito, che peraltro non è ancora stata fissata", precisano da viale Aldo Moro a fronte di "notizie inesatte" secondo le quali dal Tar sarebbe arrivato un sostanziale via libera ad esercitare la professione anche per i sanitari non vaccinati. Invece i "procedimenti avviati dalle aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna per ottemperare all’obbligo vaccinale dei sanitari previsto dalla legge nazionale sono oggi pienamente efficaci ed operativi", sottolinea sempre la Regione.