Pillola anti-Covid in arrivo "Le farmacie sono pronte"

Magnani (Federfarma): "Ultimi dettagli con la Regione, poi si può partire. Il medicinale sarà prescritto anche dai medici di famiglia, in base alla gravità"

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Farmacie ancora al centro dell’operatività ordinaria di contrasto alla diffusione del Covid. Il via libera alla distribuzione, previa ricetta medica, della pillola antivirale Paxlovid è scattato ieri. Almeno sulla carta. La determina dell’Agenzia Italiana del farmaco pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, infatti, faciliterà l’accessibilità alla terapia puntando forte sulla capillarità territoriale delle farmacie.

E’ Alessandro Magnani, consigliere di Federfarma Bologna referente per Imola, a fare il punto sulla novità in ambito locale: "E’ un po’ presto per parlare di avvio della distribuzione in farmacia del Paxlovid – puntualizza -. L’accordo con la Regione è ancora in corso. Gli ultimi dettagli poi inizierà la fase organizzativa con la consegna del farmaco alle Ausl di competenza e le istruzioni fornite ai medici ed ai farmacisti".

La pillola, che associa due farmaci antivirali come Nirmatrelvir e Ritonavir, è indicata per il trattamento del Covid in persone dai 18 anni in su che non necessitano di ossigenoterapia supplementare e che sono a elevato rischio di progressione a Covid grave. Un medicinale utilizzato fino ad ora sul suolo nazionale soltanto da parte dei centri Covid per il trattamento di positivi con una sintomatologia lieve-moderata ma considerati a rischio. E, comunque, non ospedalizzati. Uno scenario mutato radicalmente nelle ultime ore. La prescrizione, infatti, potrà passare anche dalle mani del medico di medicina generale via ricetta elettronica e dopo la compilazione di un mirato piano terapeutico Aifa.

"Opereremo per conto dell’Ausl e le farmacie territoriali hanno dato adesione totale – continua Magnani –. Vincolante sarà il grado di gravità del paziente, proporzionato alla sua sintomatologia, stabilito dal report dei medici".

Secondo le previsioni su scala nazionale, però, non sarebbe particolarmente elevato il quantitativo di farmaco in distribuzione nelle singole unità.

"Numeri piccoli. Si parla, in media e secondo le stime, al massimo di tre richieste di tale farmaco per ogni farmacia – anticipa il referente locale di Federfarma –. Un elemento che rimarca ulteriormente l’assoluta specificità della fascia dei possibili fruitori". Le prime statistiche di settore danno le regioni Lombardia, Toscana, Lazio e Campania più avanti di tutte nelle logistiche di distribuzione di quell’antivirale orale che, con ricetta, sarà erogato gratuitamente.

"La nostra è l’ennesima testimonianza di totale disponibilità nella serrata lotta per arginare la piaga pandemica e di supporto nel tentativo di sgravare la pressione sugli ospedali – conclude Magnani –. Sul territorio imolese potremo garantire, quindi, una distribuzione capillare ed un altro servizio particolarmente funzionale alla popolazione. Uno scenario che evidenzia il ruolo significativo delle farmacie sotto casa e dei suoi professionisti. Penso, in particolar modo, a quei contesti paesani più svantaggiati rispetto ai nuclei centrali".

Nel frattempo, i dati dei contagi continuano a mantenersi a un livello piuttosto alto. Nel weekend lungo, compreso il lunedì festivo del 25 aprile, sono 480 i nuovi casi registrati dall’Ausl su 1666 tamponi totali refertati: 55 di età fino a 14 anni, 30 dai 15 ai 24 anni, 101 tra i 25 e i 44 anni, 161 tra i 45 e i 64 anni e 133 dai 65 anni in poi.

I guariti sono invece 638. Scendono a 1.068 i casi attualmente attivi, mentre sono 42.926 i casi totali da inizio pandemia. Nessuna persona del Circondario è attualmente in Terapia Intensiva.

Infine, nel weekend lungo sono state vaccinate 376 persone.

Mattia Grandi