Imola, ripulito il Santerno, il fiume di plastica

Raccolti quasi 200 chili di rifiuti, portati al Riverside e poi recuperati da Hera

Tra i volontari anche la sindaca Sangiorgi (Isolapress)

Tra i volontari anche la sindaca Sangiorgi (Isolapress)

Imola, 9 giugno 2019 - Il fiume di plastica. Non sarà di certo fra i corsi d’acqua più inquinati del mondo, ma non c’è dubbio sul fatto che la maggior parte dei rifiuti rivenuti lungo le sponde del Santerno siano bottigliette e similari. Almeno l’80%, secondo il report stilato ieri dal Comune in seguito alla mattinata di pulizia del fiume, guidata dall’assessore all’ambiente, Andrea Longhi. Già, perché tra le centinaia di chili di rifiuti raccolti nei circa tre chilometri di fiume ‘bonificati’; tappi, accendini e contenitori vari in plastica, hanno dato diversi giri di pista a vetro e metallo.

Ma come si sono organizzati i volontari, nel ‘remake’ della Giornata mondiale dell’ambiente? «Erano circa una novantina», secondo quanto riportato dall’Amministrazione, divisi in quattro squadre, guidate da una guardia ambientale munita di radio. Per motivi di sicurezza, ogni ‘plotoncino’ aveva in supporto anche un addetto al salvamento, più due ulteriori guardie ambientali pronte a intervenire nel caso di ritrovamenti quali ordigni bellici o rifiuti pericolosi. Ad ingrossarne le fila anche i rappresentanti dell’Avis imolese e di Legambiente. Ricca la presenza di volontari di fede pentastellata – tra i quali anche la sindaca, Manuela Sangiorgi, e alcuni consiglieri di maggioranza -. Distribuiti appunto su 4 sezioni del fiume, si sono messi a lavorare di buona lena, fin dalle 9,30, spartendosi i vari quadranti interessati dalla pulizia. I primi due, entrambi dal lato dell’Autodromo, lunghi circa un chilometro e mezzo, l’uno fra viale Dante e la diga, l’altro sempre da viale Dante, fino al ponte della ferrovia.

Sul lato cittadino invece, le due sezioni andavano dal ponte della Ferrovia fino all’Autodromo, e da viale Dante fino al ponte della Tosa. Diversi chilometri ripuliti in poco più di due ore, con rinvenimenti anche piuttosto importanti, quali bici abbandonate, grosse tavole di legno, ma anche rifiuti ingombranti, già segnalati a Hera, e che verranno prelevati in un secondo momento. Un po’ di numeri: al momento della pesa, risultavano raccolti complessivamente 70 chili di rifiuti indifferenziati, circa 90 chili di plastica, 10 chili di vetro e 20 di ferro. Rifiuti che sono stati conferiti in un punto di riaccolta, accanto all’ex Riverside e poi recuperati nel pomeriggio da Hera, che li ha portati alla stazione ecologica.

Un bilancio quello di ieri che ha lasciato soddisfatto Longhi: «I cittadini hanno dimostrato di avere a cuore l’ambiente – commenta -, voglio ringraziare tutti i volontari, le associazioni e gli enti partecipanti per la grande sensibilità dimostrata nei confronti della salvaguardia e tutela dell’area lungofiume – e conclude -. Visto il successo di questa giornata, ci siamo accordati con Legambiente ImolaMedicina per la pulizia dei fossi a fianco della via Montanara e della via Selice, da realizzare in occasione dell’iniziativa ‘Puliamo il mondo’, promossa a livello nazionale da Legambiente il 20, 21 e 22 settembre prossimo»