REDAZIONE IMOLA

Sotto esame la prova regina . Tre magliette e le lenti degli occhiali per inchiodare il killer di Pierina

Il perito dovrà valutare se sia fattibile una comparazione su abbigliamento, colore della pelle, altezza

Sotto esame la prova regina . Tre magliette e le lenti degli occhiali  per inchiodare il killer di Pierina

Louis Dassilva in carcere con l’accusa di aver ucciso con 29 coltellate Pierina Paganelli la sera del 3 ottobre 2023 all’interno del condominio di via Del Ciclamino a Rimini

Tre magliette da lavoro (due appartenenti a Louis Dassilva, la terza al vicino di casa). Il riflesso luminoso generato dalle lenti degli occhiali. L’altezza. Il colore della pelle. L’andatura. Sono gli elementi attorno a cui si gioca la partita per la soluzione del giallo di via Del Ciclamino. Quelli che dovranno essere sviscerati dal perito nominato dal tribunale di Rimini per lo svolgimento dell’incidente probatorio sul video della cam 3 della farmacia San Martino: la prova regina che per gli inquirenti inchioderebbe l’unico indagato per il delitto di Pierina Paganelli, il 34enne senegalese in carcere dal 16 luglio scorso, immortalando alle 22.17 del 3 ottobre 2023 una figura di spalle incamminarsi verso il palazzo del civico 31. Per la Procura di Rimini (pm Daniele Paci) e per gli investigatori della squadra mobile, non ci sono dubbi: quella sagoma combacia alla perfezione con Louis. Dunque è ragionevole ipotizzare che sia lui l’autore dell’omicidio consumato con 29 coltellate nel garage del condominio. Dubbi sono stati però sollevati dai difensori di Dassilva - gli avvocati Andrea Guidi e Riario Fabbri - secondo i quali la figura ripresa nel video potrebbe essere quella di un altro inquilino. Lo stesso che ha dichiarato, in televisione, di "essersi riconosciuto al mille per mille" nell’individuo catturato dal fotogramma. Per tagliare la testa al toro, la Procura ha chiesto che venga svolto l’incidente probatorio. Il 15 novembre alle 11, davanti al gip Vinicio Cantarini, si svolgerà l’udienza per il conferimento dell’incarico: un esperimento che servirà a mettere in comparazione Dassilva e il vicino di casa. Nell’attesa, il pool di Dassilva ha presentato le osservazioni rispetto alla richiesta avanzata dal pm. In primis, si chiede al perito del tribunale di stabilire se, dal video, sia possibile desumere il colore della maglia indossata dal soggetto e il colore della sua pelle. Ciò premesso, viene domandato al perito di valutare se sia fattibile una comparazione arrivando a conclusioni su basi scientifiche rispetto ad abbigliamento, pigmentazione, altezza della figura, al fatto che indossasse gli occhi e le eventuali caratteristiche delle lenti. Sarà chiesto di valutare il colore e il modello della maglia indossata dallo sconosciuto comparandola con le due sequestrate a Dassilva e quella del vicino di casa, ma anche di mettere a confronto colore della pelle e altezza. Infine, verrà chiesta un’analisi sulla capacità degli occhali indossati di dare luogo aun riflesso luminoso (che compare nel video) provvedendo al sequestro degli occhiali dell’altro condomino per poterli comparare. I difensori ritengono che il movimento dei due soggetti possa essere falsato, anche involontariamente: per quanto attiene l’andatura, si chiede che la comparazione si basi sui video già in possesso degli inquirenti.

Lorenzo Muccioli