Street tutor pagati dai locali in cambio di orari più ampi

Imola, in municipio si lavora a una compartecipazione dei privati alle spese

Il tema degli street tutor è stato trattato in un incontro in Regione

Il tema degli street tutor è stato trattato in un incontro in Regione

Imola, 26 marzo 2024 – Orari di apertura più ampi, in cambio di una compartecipazione alle spese per gli street tutor. È questa, nelle parole del comandante della Polizia locale, Daniele Brighi, la novità alla quale sta lavorando il Comune.

Quella degli street tutor è una figura sperimentata da qualche tempo anche a Imola, come in altre città dell’Emilia-Romagna, e che sembra funzionare. Tanto che anche Milano sta pensando di adottarli. Ma a tre anni dall’avvio di questa esperienza, voluta e finanziata in buona parte dalla Regione, si spalanca un bivio.

Secondo quanto emerso ieri in un incontro coordinato da Gian Guido Nobili, responsabile dell’area Politiche per la sicurezza dell’ente di viale Aldo Moro a Bologna, di ‘mediatori’ ne servono di più (in estate c’è una migrazione verso la Riviera degli addetti adeguatamente formati che lascia nei guai alcune realtà dell’entroterra) e soprattutto, complice anche il fatto che la sperimentazione è partita in piena crisi post-Covid, non si è trovato ancora il meccanismo per fare pagare ai privati, cioè in buona sostanza ai gestori dei locali, questo servizio.

Un servizio che, come hanno confermato ieri diverse polizie locali, ha contribuito ad abbattere le chiamate alle centrali operative per il rumore e altre forme di disagio causate dalla vita notturna.

Il nodo principale sembra essere quello del finanziamento. Nobili ricorda a questo proposito che il contribuito regionale era pensato solo per fare partire i progetti, per poi lasciar spazio al finanziamento dei privati. Ma ad oggi le compartecipazioni dei privati "sono più forzose che volontaristiche".

Su questo fronte sta lavorando ad esempio Imola. L’amministrazione, spiega Brighi, sta rivedendo il regolamento di occupazione sul suolo pubblico, "per dire ai commercianti che se ci aiutano a sostenere le spese per gli street tutor daremo qualche minuto in più sugli orari di chiusura. C’è collaborazione – conclude Brighi – perché gli street tutor sono stati importanti anche per loro".