Street tutor, primo giorno in strade e piazze

Hanno preso servizio ieri le 4 nuove figure che controlleranno anche i parchi. In caso di bisogno chiameranno le forze dell’ordine

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di Gabriele Tassi

Pettorine granata e scritte cubitali in bianco: ’street tutor’. Si chiamano Arturo, Gianfranco, Antonio e Alessandro, hanno fra i 40 e i 58 anni: sono le nuove figure da ieri pomeriggio al servizio della città verso l’obiettivo sicurezza. A loro piace definirsi "gli occhi delle forze dell’ordine", e in effetti, collegati via radio con carabinieri, polizia, e municipale avranno proprio il compito di segnalare le situazioni problematiche (dal rispetto delle normative anti-Covid alla sicurezza vera e propria) chiedendo – quando necessario – l’intervento dei militari. Quattro figure ben riconoscibili, che verranno distribuite a coppie in determinate zone della città, quelle che teoricamente dovrebbero essere le più ’calde’. Dal centro storico: le piazze, le vie centrali, i giardini di San Domenico, dove si cerca una soluzione al nodo ’superalcolici’. L’area del Centro intermedio: da viale Carducci a via Nardozzi, teatro nelle ultime settimane di episodi di cronaca, senza dimenticare la ’famosa’ pensilina dell’autobus. Ma anche il quartiere Pedagna, dove da tempo esiste un problema di "vandalismi notturni" sfociati, qualche tempo fa, anche in diverse denunce.

I tutor nascono nell’ambito dell’accordo sulla sicurezza integrata stipulato tra Regione e Prefettura di Bologna nonché della normativa nazionale sulla sicurezza urbana. Iscritti all’albo prefettizio dei Servizi di controllo, hanno svolto un corso di aggiornamento tenuto proprio dalla forze dell’ordine, con le quali dovranno appunto collaborare fino alla fine del mandato, a metà novembre.

Diciotto in tutto, fra il centro di Bologna e quello di Imola, a cui ne sono stati appunto affidati quattro. Vengono – essendo iscritti all’albo – praticamente tutti da lavori nel campo della sicurezza e fanno parte di un’agenzia investigativa.

"Un servizio sperimentale, almeno per il momento – spiega il sindaco Marco Panieri – che parte dopo l’estate con la ripresa degli eventi e della vita della città. Un tassello che si va ora concretamente ad aggiungere a un più ampio quadro sulla sicurezza, cominciato nei parchi, con l’arrivo delle moto dei carabinieri e che ora vede estendersi i pattugliamenti in misura ancora maggiore anche a piedi. Spero che gli street tutor possano diventare dei veri ’insegnanti civici’ per chi ne ha più bisogno".

Ieri pomeriggio gli uomini in pettorina rossa, provenienti da agli ordini del Maggiore Andrea Oxilia, alla polizia di stato, il cui commissariato vede al comando il dirigente Michele Pascarella e gli agenti della polizia locale, agli ordini del comandante Daniele Brighi. Si parte quindi, in concomitanza con i grandi eventi di Imola in Musica, con la ripresa delle attività del centro e di una città che torna alla vita in seguito a un’estate bollente.