Con.Ami, l'appello di sette sindaci. "La Sangiorgi ci ripensi"

La Bassa Romagna sul Cda. Ma intanto gli avvocati lavorano

I sindaci della Bassa Romagna firmatari dell’appello

I sindaci della Bassa Romagna firmatari dell’appello

Imola, 22 gennaio 2019 - "Ripartiamo dalle regole condivise". E’ il messaggio rivolto dai sindaci dei Comuni della Bassa Romagna che fanno parte del Con.Ami alla loro collega di Imola, Manuela Sangiorgi. Un appello, quello lanciato ieri sera in conferenza stampa dai primi cittadini di Bagnara di Romagna, Conselice, Massa Lombarda e Sant’Agata sul Santerno (ai quali si sono aggiunti anche i loro colleghi di Riolo Terme, Mordano e Medicina), pronunciato dopo il velenoso botta e risposta tra la Sangiorgi e gli altri 22 soci nel Consorzio che ha tenuto banco nel weekend. E mentre gli avvocati, quelli degli amministratori ‘rivali’ della sindaca di Imola, continuano a lavorare per disinnescare – prima attraverso una diffida e poi un ricorso al Tar – il nuovo Cda di Con.Ami nominato in solitaria dalla Sangiorgi; anche in questo caso, dopo l’acquisizione di un parere legale favorevole.

«Non ci stiamo a passare per quelli che bloccano il territorio – afferma a nome degli altri colleghi Daniele Bassi, sindaco di Massa Lombarda –. Quello della prima cittadina di Imola è stato un atto unilaterale, che non supera lo stallo. Una prova muscolare che non andava fatta. Noi siamo per un confronto costruttivo, utile a far uscire da questa situazione il Con.Ami e a portare di nuovo sviluppo e investimenti sul territorio». A sostegno della loro tesi, Bassi e gli altri richiamano quanto previsto dallo Statuto del Consorzio dei 23 Comuni. Una serie di paletti, che vanno dalla condivisione delle candidature per il Cda alla presenza in assemblea di almeno la metà dei Comuni soci, scavalcati dalla Sangiorgi – sulla base di un parere legale e in nome di Tuel e Codice civile – per uscire dallo stallo. Una mossa sulla quale decideranno i giudici chiamati eventualmente a pronunciarsi sulla questione.

«Non vogliamo che lo Statuto o le altre forme di regole condivise diventino carta straccia – avverte Bassi –. Non è una questione di come giocare la partita, ma di rispettare le norme che ci siamo dati. Per esempio, anche la sindaca Sangiorgi era d’accordo sul fatto che il consigliere Stefano Cassani fosse decaduto».

Invece, come ormai noto, la Sangiorgi ha scelto di sostituire solo gli altri quattro componenti del Cda di Con.Ami. E così, oltre a Cassani e alla nuova presidente Stefania Forte, del gruppo fanno ora parte anche Sara Cirone, Luciano Pirazzoli e Giulio Cristofori.