Come difendere la lingua italiana

La voce dei lettori

Probabilmente a Dante Alighieri, padre della lingua italiana, più che il riconoscimento della primogenitura della cultura di Destra, andrebbe tributata la difesa dell’italiano travolto oggi da una marea di anglismi in ogni campo. L’Accademia della Crusca è impotente, interessata solo a difendere la purezza della lingua che ogni giorno perde una parola. Il ministro della Cultura Sangiuliano prenda esempio dai colleghi francese, spagnolo e portoghese che proteggono le loro lingue (essendo per loro natura molto porose) con appositi istituti poiché riconosciute parte integrante del patrimonio culturale nazionale. Per questo elaborano un apposito protocollo ad uso e consumo dei media per tradurre i termini stranieri con appositi sinonimi, ove sia possibile, sia chiaro! Se questo è essere di destra, allora Dante lo sarebbe e gradirebbe, credo…

Angelo Ravaglia