
"La giunta regionale rimandi la decisione e si confronti prima con noi". È l’appello lanciato dagli amministratori dei Belforte, Caldarola,...
"La giunta regionale rimandi la decisione e si confronti prima con noi". È l’appello lanciato dagli amministratori dei Belforte, Caldarola, Camporotondo, Cessapalombo e Serrapetrona, i cinque Comuni su cui opera l’istituto comprensivo De Magistris che, secondo una proposta della Regione, in base alle indicazioni dell’Ufficio scolastico, sarà accorpato all’omnicompnrensivo Frau-Leopardi di Sarnano. Un’ipotesi che ieri ha fatto scattare una riunione d’urgenza tra le amministrazioni dei cinque paesi. Presenti il sindaco caldarolese Giuseppe Fabbroni con l’assessore Paola Scaficchia e il consigliere Sergio Grasselli; il collega di Belforte Alessio Vita con il vicesindaco Mariella Migliorelli, l’assessore Claudio Cipollari e i consiglieri Elio Carfagna e Antonella Sciamanna e i sindaci Massimiliano Micucci di Camporotondo, Giuseppina Feliciotti di Cessapalombo e Silvia Pinzi di Serrapetrona. Unanime la contrarietà all’accorpamento, che porterebbe un’unica dirigenza scolastica e un’unica graduatoria per il personale e il corpo docenti.
"L’accorpamento proposto coinvolge un territorio di nove Comuni, con un’area geografica vastissima e oltre mille studenti dai 3 ai 19 anni – hanno spiegato in riunione –. Ci resta difficile immaginare l’impegno per un solo dirigente che si troverebbe a gestire piani scolastici totalmente differenti, personale da dislocare nelle diverse sedi e problemi legati alle diverse fasce d’età con le criticità che vanno dall’infanzia all’adolescenza. Docenti e collaboratori, facendo capo a un unico istituto, potrebbero essere disposti in tutto il territorio in cui opera il mega-istituto. Ipoteticamente, da uno dei cinque Comuni, un insegnante potrebbe essere assegnato anche a Monte San Martino o Penna San Giovanni, paesi tra quelli inclusi nell’omnicomprensivo Frau-Leopardi, con tempi di spostamento che vanno oltre un’ora. La nostra richiesta è che l’organizzazione del De Magistris resti quella attuale e che eventuali proposte di modifica siano concertate con tutti gli amministratori interessati e in tempi e modi ragionevoli".
Il presidente dell’Unione Province Marche Giuseppe Paolini si è detto "esterrefatto" delle dichiarazioni dell’assessore Chiara Biondi sugli accorpamenti, e pronto a impugnare al Tar la delibera della Regione. "Ignorate le proposte delle Province per motivi politici – ha affermato –. Scorretta la delibera della Regione il giorno dell’antivigilia di Natale". "Quando l’assessore annovera l’Ic Caldarola tra le scuole a reggenza, occorre sottolineare che ciò non è avvenuto per carenza di alunni. Allora quali i criteri in base ai quali alcune scuole sono salve e altre no?" chiedono Cgil, Cisl e Uil e le federazioni di categoria scuola.