di Chiara Sentimenti Ricostruzione e contributi pubblici, difficoltà nel reperimento delle materie prime che rischiano di fermare la ripartenza, ma anche le nuove opere pubbliche per lo sviluppo del Maceratese. È il governatore Francesco Acquaroli a fare il punto sulle questioni di maggiore interesse per il nostro territorio. Presidente, il tema più attuale è quello del prezzario per la ricostruzione: 13 sindaci del Maceratese avevano chiesto un aumento congruo rispetto ai rincari delle materie prime per i contributi riconosciuti ai cittadini per ricostruire le proprie case. Alla fine è passata la proposta della Regione Marche. "Abbiamo lavorato in cabina di regia per trovare una soluzione condivisa con il commissario (Giovanni Legnini, ndr) e le altre Regioni e che fosse ottimale per affrontare le criticità che sindaci e professionisti hanno evidenziato. È stata raggiunta l’intesa sulla proposta di ordinanza elaborata dall’ufficio speciale regionale, sulla base della nostra richiesta di aumentare del 25%, e non solo del 20, il contributo parametrico per gli edifici che necessitano di un intervento radicale di demolizione e ricostruzione. La soluzione trovata ci soddisfa perché va nella direzione che tutti auspicavano, evitare che nell’indeterminatezza a rimetterci fossero i cittadini terremotati, allarme che hanno voluto giustamente lanciare i sindaci. Le preoccupazioni dei primi cittadini erano anche le mie. Come potevamo acconsentire a un provvedimento che non dava certezze? Dopo sei anni dobbiamo trovare una risposta inequivocabile, che non lasci dubbi a nessuno e ci consenta di fare subito un passo avanti". Il caro materiali e la difficoltà nel reperire le imprese rischiano di fermare la ricostruzione? "Indubbiamente c’è stata un’accelerazione, un grande lavoro dell’Ufficio speciale regionale e del commissario Legnini, ma non possiamo non tenere conto di queste due nuove situazioni che si sono imposte. Se in questo anno e mezzo c’è stato un passo avanti – al netto ...
© Riproduzione riservata