Adesso Traini si dà alla poesia Terzo nel concorso tra detenuti

Il 32enne condannato per gli spari agli stranieri ha partecipato alla gara promossa da un’associazione

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di Paola Pagnanelli

Dagli spari ai versi: Luca Traini è risultato terzo a una gara di poesia tra detenuti e poeti, descrivendo quanto gli stanno costando i suoi sbagli e la sua vita dietro alle sbarre. Il poetry slam ha chiuso il laboratorio "Ora d’aria" organizzato dall’associazione Nie Wiem, in collaborazione con il Garante dei diritti della persona Giancarlo Giulianelli e il Comune di Ancona. Il maceratese 32enne ha centrato il terzo posto il 14 novembre nel corso della competizione tenuta nel carcere di Barcaglione di Ancona, dove sta scontando la condanna definitiva a 12 anni per strage aggravata dai motivi di odio razziale, dopo aver ferito sei migranti, la mattina del 3 febbraio 2018, sparando per le vie di Macerata dalla sua auto. Alla giuria ha proposto due composizioni: la prima, preparata in vista della competizione, riguardava la sua condizione di carcerato; la seconda, invece, composta tra le due manche dello slam, ha avuto per argomento le bellezze delle Marche, di cui Traini si è rammaricato di non potere godere più a causa dell’errore enorme commesso, l’errore cioè che lo ha portato dietro alle sbarre. In quest’ultima, il 32enne usa anche una parola piuttosto forte per definirsi, a proposito delle azioni commesse a Macerata quattro anni fa. La conquista del podio ora potrebbe dare a Luca Traini la possibilità di partecipare alle finali regionali del campionato nazionale della Lega italiana poetry slam (Lips). Un altro poetry slam concluderà, il 15 dicembre, lo stesso laboratorio a Montacuto: parteciperanno i poeti Paolo Agrati, Matteo Di Genova, Giovanni Monti e Antonio Prenna.

L’iniziativa, dedicata quest’anno ai detenuti di Montacuto e Barcaglione, è stata condotta da Luigi Socci e Valerio Cuccaroni, direttori artistici del festival della poesia totale "La punta della lingua". Dopo tre incontri preparatori i carcerati si sfidano con i campioni della poesia slam. Le regole sono semplici: tre minuti a testa, poesie proprie, costumi vietati. Il pubblico composto dagli stessi detenuti alla fine decreta il vincitore, che poi accederà alle finali regionali del campionato nazionale della Lips.