Macerata, aggressione in centro. "Pestato con manganelli e bastoni"

La politica dietro la rissa, giovedì corteo antifascista

Macerata, un cordone delle forze di polizia (Foto Calavita)

Macerata, un cordone delle forze di polizia (Foto Calavita)

Macerata, 2 dicembre 2018 - Aggressione nel centro storico giovedì notte: le forze di polizia stanno ascoltando alcuni testimoni. I carabinieri, ieri, ne hanno sentiti quattro, ma anche oggi si continuerà ad ascoltare le versioni di chi ha visto qualcosa e soprattutto a passare al vaglio, fotogramma per fotogramma, quanto ripreso dalle telecamere della caserma su via XX Settembre. Anche la Digos indaga sull’accaduto. Secondo quanto ricostruito finora, sarebbero numerose le persone coinvolte nella vicenda, iniziata in via Gramsci e poi proseguita per i vicoli del centro: qualcuno avrebbe avuto anche manganelli e bastoni.

Un ragazzo è stato pestato, è stato visto poco dopo insanguinato, in corso della Repubblica. Si sarebbe trattato di uno scontro tra gruppi di opposte visione politiche: secondo chi c’era, sarebbero stati alcuni esponenti di CasaPound ad aver agito contro militanti di sinistra. Lunedì dovrebbe essere presentato un referto all’autorità giudiziaria, che poi valuterà cosa fare. Non si fa attendere la reazione degli antifascisti, che scelgono di rispondere con una passeggiata antifascista nel centro storico, in programma dalle 22.30 di giovedì. Un’iniziativa spontanea, il cui evento Facebook ha iniziato a circolare ieri pomeriggio, e che si intitola «Fuori fascisti e razzisti dalle città».

Scrivono gli organizzatori della passeggiata antifascista: «Dall’attentato di febbraio la nostra città si è ritrovata suo malgrado palcoscenico delle peggiori strumentalizzazioni politiche, e fra queste, le più odiose quelle provenienti da formazioni politiche xenofobe e nazifasciste. Nelle ultime settimane Macerata è stata ostaggio di una insensata militarizzazione da parte delle forze dell’ordine per tutelare lo svolgimento di iniziative e banchetti di gruppi neofascisti, corpi estranei alla città. Tutto questo è inaccettabile – incalzano –. La città di Macerata rifiuta il razzismo e fascismo in ogni sua forma».