
Un momento degli incontri che si sono svolti tra Castelli e i sindaci dei Comuni
di Lucia Gentili
Caldarola, Visso, Castelsantangelo sul Nera e Fiastra. A inizio settimana il commissario Guido Castelli ha fatto tappa in questi quattro Comuni, tra i più colpiti dal sisma, per fare il punto sulla ricostruzione insieme al subcommissario Gianluca Loffredo e al direttore dell’Usr (Ufficio speciale ricostruzione). Il senatore ha incontrato i nuovi sindaci Alfredo Riccioni (Castelsantangelo), Rosella Sensi (Visso), Giancarlo Ricottini (Fiastra) e Giuseppe Fabbroni (Caldarola), nei rispettivi paesi, per tracciare le prospettive dei prossimi mesi. Zoomando, a Caldarola, l’attenzione è stata rivolta alla Pedemontana, "la grande strada dell’entroterra". "Partiranno i lavori per la strada che collega Caldarola ad Amandola (Caldarola-Sarnano) – ha spiegato Castelli –. Nelle prossime settimane inizieranno anche nel tratto che va da Cessapalombo a Pian di Pieca (San Ginesio). In concomitanza decolla la Sarnano-Amandola. Le due metà, tra Caldarola e Amandola, cominceranno entro l’anno, fra settembre e dicembre". Con l’occasione, il commissario ha voluto ricordare gli interventi in corso al Castello Pallotta, di proprietà privata ma d’interesse pubblico: "I lavori procedono – ha aggiunto –, sono al 50% dell’intera opera e dovrebbero terminare entro la fine del 2025. È stato fatto l’intervento sulle mura esterne, sul ponte levatoio, siamo al giro di boa. Per la fine del prossimo anno potremo tornare a visitare il castello, la cui riapertura potrà rappresentare un volano eccezionale per tutto il territorio". Il neo sindaco Giuseppe Fabbroni ha ritenuto l’incontro con la struttura commissariale positivo: "Castelli ha dato risposte ai nostri dubbi. Adesso dobbiamo cercare, sulla scorta di questo incontro, di velocizzare per arrivare a risultati concreti". Il senatore ha partecipato anche ai tavoli tecnici di Visso e Castelsatangelo:"In queste zone per poter ricostruire le case bisogna prima procedere alla demolizione completa di ciò che resta. Eccoci allora al lavoro non solo sul fronte della ricostruzione privata, ma anche per mitigare il rischio idrogeologico e per recuperare le aree turistiche". "Castelsantangelo oggi può vivere solo di turismo e se non ricostruiamo il paese il turismo è solo "mordi e fuggi". Molte persone si stanno scoraggiando, ma se alla fine del mio mandato vedessimo già il 50-60% della ricostruzione completata sarebbe un grande successo", ha commentato il nuovo primo cittadino Riccioni.