"Amministrazione ostile ai camperisti"

Il Comune di Civitanova emana ordinanza anti-camper in piazza Abba, suscitando polemiche tra i consiglieri. La misura, motivata dalla tutela del patrimonio artistico, è criticata per favorire le auto a discapito dei camperisti. La decisione è contestata anche dal presidente del Camping Club locale.

Ordinanza anti camper in piazza Abba, per Lidia Iezzi, consigliera comunale del Pd "l’amministrazione Ciarapica è ostile ai camperisti". Il provvedimento, firmato otto mesi fa ma entra in vigore solo giovedì scorso, vieta il parcheggio a tutti i mezzi, fatta eccezione per le automobili, facendo ricorso all’articolo 7 (comma 1) del Cds, che giustifica limitazioni alla sosta con ‘accertate e motivate esigenze di prevenzione degli inquinamenti e di tutela del patrimonio artistico, ambientale e naturale’ e nell’ordinanza si richiama infatti alla tutela del panorama del monumento alla Cavalleria. "Quindi - obietta Iezzi - i camper no, però le auto davanti al monumento vanno bene. Certo, sarebbe stato più logico apporre un perimetro di catenelle e un adeguato arredo urbano a protezione dell’area antistante il monumento per ottenere l’obiettivo di tutelarlo, ma il vero scopo dell’amministrazione non è questo, altrimenti, ragioni di decoro le imporrebbero di asfaltare piazza Abba, disseminata di buche". Per l’esponente Dem "l’amministrazione Ciarapica ha dichiarato guerra al camperisti che parcheggiano a ridosso del centro e snobbano l’area camper, inaugurata un anno fa nella zona commerciale, e rimasta deserta perché la sua collocazione è scomoda, lontana dal mare e dal centro e mal servita dai mezzi pubblici".

Fa poi rifermento all’intervento di Gabriele Gattafoni, presidente del Camping Club di Civitanova, che si è dichiarato rassegnato rispetto ai provvedimento del Comune contro i Camper. "Se soltanto - conclude Iezzi - soltanto qualche associazione del settore impugnasse il provvedimento al Tar c’è da scommetterci che l’amministrazione comunale perderebbe, come sempre succede, ogni volta che le sue decisioni, che siano delibere, decreti o ordinanze, vengono portate all’esame di un tribunale".