Sulle nomine dei direttori generali delle Ast il segretario provinciale del Pd, Angelo Sciapichetti, attacca a testa bassa l’assessore regionale Filippo Saltamartini. "Di fronte a quanto è successo in giunta regionale si rimane basiti, perché nessuno pensava si potesse arrivasse a tanto. No caro assessore, quella non è "dialettica politica" la politica è altra cosa, quella è guerra per bande combattuta a causa del mutamento dei pesi elettorali dei partiti che fanno parte della stessa maggioranza", tuona Sciapichetti. "Lo spettacolo è a dir poco indecoroso e il terreno dello scontro avviene purtroppo sulla sanità, cioè sulla pelle viva dei cittadini. Fatto salvo il giudizio sul suo operato, sul quale parlano e parleranno i risultati ad oggi per la verità molto negativi, la nomina effettuata per Macerata, fa strame di ogni regola amministrativa, calpesta la dignità delle Istituzioni e offende il comune senso del pudore", sottolinea il segretario del Pd con chiaro riferimento a Daniela Corsi. "Cosa dovrebbero pensare gli altri 29 candidati risultati idonei, con valutazioni della commissione giudicatrice a dir poco eccellenti? Come si può nominare una persona in attesa di un giudizio pendente riferito proprio alla possibilità di ricoprire l’incarico che le è stato assegnato? E se il giudizio fosse negativo? La provincia di Macerata dovrebbe cambiare direttore per la quinta volta in meno di tre anni, alla faccia del contrasto alla lottizzazione e delle promesse di buon governo".
Cronaca"Ast, guerra per bande sulle nomine"
"Ast, guerra per bande sulle nomine"
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