Baldassarri agli imprenditori: "Tenete duro, bisogna puntare su innovazione e capitale umano"

Il presidente dell’Istao ospite di Confartigianato: siamo in ritardo sul Pnrr

Migration

"Le previsioni non sono una palla di vetro per il futuro, ma servono a disegnare una rotta e devono provenire da un’analisi della situazione, per tracciare una successiva strategia di intervento. A livello nazionale occorre subito una manovra forte, da almeno 50 miliardi di euro, che serva a sostenere i redditi delle famiglie e delle imprese, altrimenti andremo verso un’erosione del potere d’acquisto e, quindi, ci troveremo in autunno a dover spendere magari 50 miliardi ex post per pagare cassa integrazione, disoccupazione e sostegni. Meglio, pertanto, investire queste risorse prima e subito. Anche perché le risorse ci sono, basta andare a toccare sprechi e malversazioni". Non propone ricette "miracolose" per la ripresa Mario Baldassarri, ma un quadro macroeconomico nazionale e locale, con particolare riguardo all’andamento del Pil, alla ripartenza post Covid e alla frenata generata dallo scoppio della guerra.

Il presidente dell’Istao è stato protagonista ieri pomeriggio all’incontro organizzato da Confartigianato sulle previsioni economiche per il 2022, insieme al direttore Enzo Mengoni, al segretario generale Giorgio Menichelli e al direttore di Cronache Maceratesi, Matteo Zallocco. Presenti in sala diversi imprenditori locali a cui Baldassarri ha detto di "tenere duro, puntare molto sull’innovazione, sulla ricerca e soprattutto su quello che da professore chiamo "il capitale umano". Il vero valore di questo territorio e della sua produzione sta nelle professioni, a tutti i livelli – ha aggiunto –. Inoltre, quando ci sono difficoltà in atto, prima è stata la pandemia e subito dopo la guerra, bisogna far squadra, non solo all’interno delle imprese, ma soprattutto tra imprese diverse". Non è mancato un passaggio sul Pnrr, in cui Baldassarri (nella foto con Enzo Mengoni, presidente di Confartigianato) ha un po’ tirato le orecchie alla politica attuale, perché "si sentono tante parole, ma sono pochi i progetti selezionati. Siamo in un ritardo spaventoso, così rischiamo di perdere i fondi. Serve, allora, coraggio politico e scelte prese in fretta, con la necessità anche in questo caso di fare quadrato, decidendo alcune strutture fondamentali dove intervenire".

Chiara Sentimenti