
L’ingresso del tribunale di Macerata dove ieri si è chiuso il processo
Cosparge di benzina l’auto della moglie e, una volta finita la loro relazione, la riempie di insulti e minacce, arrivando a chiamarla cinquantuno volte in un’ora. Condannato ad due anni e un mese un uomo di 35 anni, che vive nell’entroterra maceratese, finito sotto accusa per stalking. Gli episodi che gli vengono contestati erano avvenuti da marzo fino a dicembre dello scorso anno. Vittima la moglie, mamma dei suoi bambini, che aveva deciso di allontanarlo da casa per via dei suoi comportamenti aggressivi.
Secondo l’accusa, l’uomo, da cui la donna si era separata a luglio, avrebbe avuto nei confronti di lei comportamenti minacciosi e ossessivi, sfociati anche in episodi di violenza. L’uomo, secondo l’accusa, sostenuta dal pm Francesca D’Arienzo, una mattina aveva dato in escandescenze in casa, inveendo contro la moglie e lanciando il telefono contro il televisore, spaccandolo. Pochi giorni dopo, quando la moglie gli aveva comunicato la volontà di allontanarsi per un po’ di relax insieme ai bambini, l’uomo avrebbe preso una latta di benzina, che aveva all’interno del suo furgone, cospargendo di liquido infiammabile l’auto della moglie, che si trovava nel giardino di casa, e minacciando di appiccare il fuoco. Gesto che, per fortuna, non aveva fatto. Dopo questi episodi la donna aveva deciso di separarsi. Da qui chiamate continue, al telefono e su Whatsapp, fino a cinquantuno chiamate in un’ora. La donna, anche per tutelare i figli, si era vista costretta a staccare l’utenza telefonica di casa. E ancora insulti e minacce, rivolte pure ai genitori della donna, a casa dei quali, aveva detto davanti ad uno dei figli, avrebbe messo una bomba di tritolo. "Qualsiasi persona ti sarà vicina farà una finaccia" avrebbe detto l’uomo rivolgendosi alla sua ex moglie e dicendole anche che avrebbe dovuto guardarsi le spalle. Una situazione che aveva provocato nel tempo ansia e paura nella donna, che aveva cominciato a temere per la sua incolumità e aveva deciso di denunciare tutto ai carabinieri della stazione di Tolentino.
L’uomo era finito sotto accusa per il reato di stalking. Ieri in tribunale a Macerata la donna è stata sentita, davanti al giudice Domenico Potetti e al pm Francesca D’Arienzo, e ha confermato le accuse nei confronti del suo ex marito. Il giudice ha condannato il 35enne, difeso dall’avvocato Antonio Renis, a de anni e un mese. Il pm aveva chiesto la condanna a due anni e sei mesi.