REDAZIONE MACERATA

"Bilancio in attivo, ma con l’aiuto pubblico"

I gestori della sala Gigli annunciano la possibile riapertura autunnale, a patto che l’amministrazione confermi il sostegno

L’interno del cinema Gigli

L’interno del cinema Gigli

La proiezione su Rai Uno in prima serata della miniserie "Giacomo Leopardi, poeta dell’Infinito" diretta da Sergio Rubini ha riaperto la ferita della chiusura dell’unica sala cinematografica che era presente in città.

A placare un po’ gli animi sulla questione pensa la stessa vecchia gestione dell’attività cinematografica, che con un post sui social annuncia "la bella notizia. Poco prima di Natale – fanno sapere – abbiamo avuto un franco e piacevole incontro con l’amministrazione comunale, alla presenza del sindaco Pepa, dell’assessore Pelati e del segretario comunale Bonelli. Dall’incontro è emersa la volontà di far riavere un cinema alla città di Recanati per la stagione 2025/2026. Sembra, cioè, che nei piani contabili siano state previste le risorse economiche per la definitiva sistemazione della sala".

L’occasione è anche quella di presentare pubblicamente i conti della gestione della sala Gigli, relativi al periodo dal 15 ottobre 2023 al 31 maggio 2024 con più di 9mila presenze registrate. La spesa sostenuta è stata di 43.614 euro, determinata per oltre la metà dal noleggio dei film e pagamento della Siae (25.584 euro), per un quarto dai compensi professionali (10.742,80) e per il resto dalla promozione e telefonia, pos e attrezzature tecniche.

Il bilancio dunque, per fortuna, è in positivo perché gli incassi sono stati 54.372,50, determinati principalmente dai biglietti venduti e in quota parte dal contributo di 7.320 euro concesso dal Comune. Alla fine, quindi, la gestione si chiude con un avanzo di 10.758,16 euro determinato anche dal fatto che, a dire il vero, l’amministrazione si è accollata anche il pagamento delle utenze (acqua, luce e riscaldamento) e aveva inizialmente provveduto ad acquistare il nuovo proiettore. – si sottolinea ancora nel post pubblicato sui social network – che le cifre parlino chiaro: senza l’intervento pubblico, quasi nulla sarebbe rimasto alla società di gestione per il tanto tempo dedicato, l’impegno e le risorse profuse per la riapertura e gli otto mesi di proiezioni della sala Gigli. Attorno a Recanati tante amministrazioni non solo proseguono, ma addirittura intensificano il sostegno alle attività di proiezione cinematografica, coscienti che queste non siano solamente una questione commerciale, ma rappresentino un insostituibile volano culturale e sociale per il territorio.

Ma l’amministrazione di Recanati – con le difficoltà economiche di bilancio già più volte evidenziate – sarà ancora disponibile a mettere mano al portafoglio per garantire la prosecuzione dell’attività cinematografica in città?

Antonio Tubaldi