Bisonni al Cosmari: "Il biodigestore è una spesa inutile"

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"Chiediamoci se davvero serve il biodigestore". Inizia così la riflessione di Sandro Bisonni, portavoce di Europa Verde, sul progetto Cosmari dell’impianto di trattamento della frazione organica con produzione di biometano, da 40 milioni di euro. L’azienda aveva partecipato al bando Pnrr; questo progetto si trova sull’elenco degli ammissibili, in una lunga lista, ma è basso in graduatoria e quindi non si sa ancora se rientrerà tra quelli finanziabili o meno. Ad ogni modo, secondo Europa Verde, il biodigestore anaerobico "non serve". "L’impianto attuale riesce già a gestire l’intero fabbisogno provinciale pari a circa 43.000 tonnellate di frazione organica, trasformandola in compost – spiega Bisonni –. Pertanto non occorre spendere circa 40 milioni di soldi pubblici per sostituire un impianto autosufficiente". Evidenzia l’impatto sull’ambiente e possibili pericoli. "Bisognerebbe puntare sulle energie rinnovabili e non sulla produzione di metano, che è un gas serra climalterante – conclude –. Se vogliamo davvero realizzare un’economia circolare e sostenibile, dobbiamo continuare a recuperare materia producendo compost, come sta facendo l’impianto esistente".