Bollette e cibo, le parrocchie si mobilitano

Don Egidio Tittarelli (Buon Pastore): "Tanti ci chiedono una mano per pagare luce e gas". Don Carlos: "Molti si dimostrano generosi"

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di Chiara Gabrielli

Poveri, vecchi e nuovi, tutti in fila per chiedere aiuto: aumenta il numero dei maceratesi bisognosi e crescono le richieste all’indirizzo non solo del Comune ma anche delle parrocchie, che ora si trovano a dover far fronte a tante, diverse esigenze. Le bollette, in primo luogo. "Tanti ci chiedono una mano per pagarle – racconta don Egidio Tittarelli, parroco del Buon Pastore a Collevario –, un paio di volte sono arrivate richieste di aiuto anche sul fronte degli affitti. In certi casi mi tocca rispondere che anche noi putroppo, come parrocchia, abbiamo tanti costi. È vero che siamo stati previdenti e l’anno scorso abbiamo installato il fotovoltaico, però sta arrivando l’inverno e dobbiamo stare attenti. Quando possiamo, invece, diamo una mano senza problemi a chi ce lo chiede, prendendo le offerte della cassetta apposita che si trova in fondo alla chiesa, con su scritto Caritas e pagando direttamente noi la bolletta, evitiamo di consegnare soldi". Sono tre le famiglie che hanno bisogno di aiuto costante alla parrocchia Buon Pastore. "Temo però che l’emergenza vera e propria esploderà il prossimo mese – spiega don Egidio –, quando inizieranno ad arrivare le ultime bollette. Noi facciamo quello che possiamo, e intanto qui, all’Oasi Buon Pastore, facciamo fronte a un’altra emergenza gravissima del nostro tempo, quella della solitudine. Nei nostri locali gli anziani soli possono stare insieme, ci sono anche stanze per le famiglie che possono fermarsi per condividere momenti di solidarietà". Un gruppo di donne crea dei piccoli oggetti che in parte rivendono per beneficenza, sono eccezionali – dice don Egidio -, ma avremmo bisogno di volontari, possibilmente giovani". "Non abbiamo ancora dato inizio a una raccolta vera e propria – dice don Carlos Munoz Caceres, della Santa Madre di Dio –, aspettiamo indicazioni dalla Caritas. Una persona all’ospedale mi ha chiesto quando può venire a prendere qualcosa, naturalmente chi ha bisogno può già venire. Quando c’è un invito a donare, questa parrocchia è sempre molto generosa. Le richieste riguardano soprattutto gli alimenti, pasta, riso, olio, zucchero, sale, cibo in scatola". "Il quartiere di Santa Madre di Dio non è così bisognoso – spiega Lucia Vita, volontaria in parrocchia da 40 anni –, qui vive per lo più gente benestante, però ci sono casi particolari. Un ragazzo ad esempio non trova lavoro e non può pagare le bollette, ci abbiamo pensato noi. Poi c’è una mamma che ha una bimba down e problemi economici, la aiutiamo. A parte i nostri parrocchiani, qui vengono a chiedere aiuto anche da altri quartieri, non diciamo di no a nessuno e non chiediamo l’Isee però qualche volta mettiamo in atto piccole verifiche, così siamo certi che stiamo aiutando persone bisognose. Ci sono casi di famiglie che hanno bisogno di tutto, cerchiamo di portare loro il necessario". "C’è da sottolineare l’enorme generosità delle persone qui – aggiunge don Carlos –, quest’estate un papà mi ha preso da parte e mi ha detto di avvertirlo nel caso in cui qualcuno avesse avuto bisogno di pagare le bollette, ci avrebbe pensato lui". Tanti affidano dei soldi a don Carlos specificando: "Questo è per i poveri".