di Lucia Gentili Una caduta fatale nel crepaccio, probabilmente per un ramo sul sentiero che gli avrebbe fatto perdere l’equilibrio in bici. Se n’è andato così il 47enne di Fiastra Michele Sensini, papà, giornalista, guida escursionistica e ambientale, amata in tutto il territorio. Mercoledì sera, intorno alle 20, dopo otto ore di ricerche con un grande spiegamento di forze, è stato trovato in fondo a una scarpata adiacente al sentiero che dalle Lame Rosse porta alle Gole del Fiastrone (tra Val di Nicola e fosso della Regina). "La caduta di oltre cinquanta metri non gli ha lasciato scampo, consentendo soltanto di constatarne il decesso – spiega il personale del soccorso alpino –. Le operazioni di recupero si sono concluse intorno alle 23". Dopo essere stato raggiunto dai soccorritori, è stato imbarellato sul posto e poi, risalito il sentiero, è stato portato al parcheggio Belvedere, dove è stato accertato il decesso. Ieri, all’ospedale di Camerino, il medico legale De Vitis ha effettuato l’ispezione cadaverica; dalle ricostruzioni fatte dai carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore Enrico Riccioni, il ciclista è caduto nel crepaccio ed è deceduto, riportando un trauma toraco-addominale (oltre a diverse contusioni). Michele mancava da Fiastra da martedì pomeriggio: l’ultima volta in bicicletta era stato visto in direzione della diga del Lago di Fiastra. Viveva tra Roma e Fiastra, lavorava nel campo dell’ambiente come guida e come giornalista, vizio di famiglia ereditato dal padre Alberto (storico direttore de La Nazione), così come la passione per la montagna che l’aveva portato a diventare nel 2004 guida del Parco. E l’ultimo saluto, una cerimonia laica vicino alla sua abitazione in località Moreggini (dove abitava anche nonna Peppina) oggi alle 18.30, sarà proprio nella sua Fiastra, "per poi trasferire le spoglie nel vicino cimitero di San Martino", dice il sindaco Sauro Scaficchia. Michele era il ...
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