GIORGIO GIANNACCINI
Cronaca

Soldi all’estero illegalmente. Multati agente e clienti

Maxi sanzione da 1,6 milioni. La Guardia di Finanza ha scoperto una serie di operazioni commesse aggirando la normativa antiriciclaggio.

Soldi all’estero illegalmente. Multati agente e clienti

Soldi all’estero illegalmente. Multati agente e clienti

Un agente finanziario pakistano, titolare di un negozio "money transfer" a Macerata, è stato sanzionato per oltre un milione e 600mila euro, insieme a 11 suoi clienti, perché secondo le indagini della Guardia di Finanza ha trasferito illegalmente grosse somme di denaro all’estero, aggirando però la normativa antiriciclaggio. È questo il bilancio dell’operazione che ha visto come protagonisti i militari della sezione tutela economica del nucleo di polizia economico-finanziaria di Macerata, agli ordini del tenente colonnello Francesco Mirarchi.

Stando ai loro accertamenti, l’agente finanziario avrebbe inviato più volte ingenti somme di denaro all’estero, usando delle tecniche di frazionamento (dette in gergo "smurfing") proprio per aggirare le leggi sull’antiriciclaggio. Questo perché non è possibile - almeno per normativa nazionale – l’invio di importi superiori a 999,99 euro verso i paesi europei ed extraeuropei, nell’arco temporale di appena sette giorni.

Nello specifico, l’attività di controllo dei finanzieri ha consentito di accertare che il titolare del "money transfer" avrebbe acquisito nello stesso giorno, da 11 clienti, del denaro contante sopra ai mille euro, che è stato poi trasferito a più persone, attraverso i circuiti finanziari degli istituti di pagamento nazionali e comunitari. Per questo i responsabili dei fatti sono stati segnalati all’autorità competente per l’avvio delle sanzioni amministrative, che ammontano complessivamente a un massimo di 650mila euro per ogni cliente e, per gli stessi importi, nei confronti del negoziante pakistano. Inoltre, la Guardia di Finanza ha preso in esame circa 12mila operazioni di trasferimento di denaro eseguite per lungo tempo, e cioè un anno e due mesi, per un volume d’affari che supera i tre milioni e 600mila euro. E c’è pure dell’altro: è emerso che diversi clienti avrebbero effettuato grossi trasferimenti di denaro, superando la soglia di legge, verso un unico beneficiario. Per tale motivo, al titolare del "money transfer" sono stati contestati verbali sopra ai 300mila euro per l’omessa effettuazione delle dovute segnalazioni agli organi competenti, come previsto dalla normativa antiriciclaggio.

Secondo gli investigatori, poi, quattro dei suoi clienti avevano effettuato svariate operazioni di trasferimento di fondi per importi annui abbastanza significativi, ma totalmente incongruenti con l’attività da loro svolta, ovvero con il profilo economico, patrimoniale o finanziario. E nei loro confronti saranno sviluppati ulteriori accertamenti, per rilevare anche eventuali irregolarità sul piano fiscale. Il monitoraggio dei flussi finanziari, sottolinea la Guardia di Finanza, è il metodo più efficace per individuare i capitali di origine illecita, contrastando le forme di riciclaggio.