Caos vaccinazioni, lunghe file e disagi

Ormai lo affermano anche gli stessi sanitari in servizio ogni lunedì, fino al 23 novembre, nel centro vaccinazioni di piazzale Europa a Recanati: chi vuole vaccinarsi contro lo pneumococco e l’influenza stagionale è meglio che, senza prenotare, si presenti almeno un’ora prima dell’apertura del servizio per ritirare il numerino che gli consente di mettersi in fila e attendere il proprio turno. È inutile, infatti, telefonare per prenotare ai numeri pubblicizzati nei manifesti e nel sito dell’Asur perché trovare la linea libera è quasi impossibile. Anche ieri mattina tanta la gente in attesa e non solo persone anziane ma anche giovani che hanno compreso l’importanza, nell’anno del Covid, di vaccinarsi per evitare di prendersi l’influenza che significa quarantena assicurata e lunghi percorsi per gli accertamenti. Solo che l’attesa avviene all’aperto, per fortuna che il tempo finora è stato bello, con temperature quasi primaverili, perché in caso di freddo e pioggia ci sarebbero stati seri problemi logistici. Tutti, però, hanno notato la mancanza di ogni forma di privacy perché la gente, che si spoglia per sottoporsi alla classica iniezione sul braccio, lo fa sotto lo sguardo di chi è seduto fuori in attesa del suo turno o ha da poco terminato la vaccinazione, perché le porte dei due ambulatori sono tutte spalancate. Insomma, sembra di stare in una caserma alla visita militare delle reclute.