Caro piccione, non ti resta che emigrare

Valentina

Capecci*

Ho letto che è ricominciata la battaglia per il depotenziamento della proliferazione dei piccioni mediante mangime "sterilizzante". Con multe agli sconsiderati che si divertono a sfamarli. Perciò queste poche righe oggi sono per te, caro pennuto che, esattamente come noi, non avrai più tanti figli, ti spopolerai in una città che si sta spopolando e invecchierai tra gente che invecchia. Ebbene, non sei contento di diventare un po’ più umano? Ti vorrei ricordare che nei tuoi anni d’oro, quando spadroneggiavi in folte squadriglie e ti comportavi peggio delle orde giovanili il giovedì notte, un membro della tua razza si calò dentro il tubo della mia caldaia nuova, distruggendola. Il tecnico sudò per rimuovere la salma incastrata e sostituire i pezzi, e non vi ho addebitato la fattura. O vogliamo parlare dello scempio che avete operato, con implacabile meticolosità, su tutte, e ripeto tutte, le piante e i fiori che abbellivano il mio modesto balcone? Sono rimasti solo i vasi e la terra rinsecchita. E quando ti sei inopinatamente introdotto nella mia cucina? Urlavo istericamente cercando di espellerti roteando lo strofinaccio e tu, sfidandomi col tuo occhio torvo, ti sei messo a zampettare sugli antipasti e il roast-beef che stavo per servire. Dopo ho buttato anche i piatti, versato litri di disinfettante e digiunato. E della vostra pessima abitudine di radunarvi sui davanzali per tubare in coro, beccare e azzuffarvi alle prime luci dell’alba? Fa il paio con l’altrettanto brutto vizio di svolazzare attorno ai tavolini all’aperto dei bar. C’è stato un tempo in cui una ciotola di noccioline vi trasformava in rapaci che si gettano in picchiata sulla preda, pronti a ghermire una creatura, se teneva in mano un biscottino. E non cito la lista di giacche e maglioni che ci avete cresimato. Beh, a quanto pare la pacchia da "Uccelli" di Hitchcock è finita. Ti sembra ingiusto questo provvedimento? Allora, visto che sei un animale intelligente, fa come i nostri cervelli in fuga, emigra. Ti ricorderemmo con affetto. Nostalgia, meno.

*Sceneggiatrice