Cesca: "Museo d’arte nel palazzo municipale"

Il sogno dell’assessore alla Cultura: "Bisogna riaprire anche biblioteca e pinacoteca al Persichetti e la scuola di musica a Villa Fermani"

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di Diego Pierluigi

"Una città attrattiva per persone ma anche aziende". Tra obiettivi da raggiungere e nuove idee, è già all’opera l’avvocato Massimo Cesca, nella rosa dei cinque assessori nominati dalla neo prima cittadina Giuliana Giampaoli, con deleghe a cultura, istruzione, turismo, attività produttive, rapporti con le istituzioni, servizi demografici, Suap e contenzioso dell’Ente. Con 181 preferenze è risultato il più votato della lista "Centrodestra Corridonia", un consenso significativo così come le esperienze pregresse in ambito amministrativo e non solo, considerando gli incarichi assessorili durante i mandati di Nelia Calvigioni e il ruolo di vicepresidente dell’Amat. "Per me la politica è passione – afferma Cesca –. Mi ha fatto piacere la scelta della sindaca Giampaoli di legare la cultura alle attività produttive e Suap, in quanto Corridonia nasce con una vocazione industriale, perciò auspichiamo possa ritornare ad essere attrattiva sia per le persone, con servizi e proposte culturali di livello ma anche per le aziende, due aspetti da portare avanti parallelamente e con la stessa decisone – precisa –. Bisognerà avere il coraggio di incentivare cultura e promozione turistica, che dobbiamo percepire come un investimento sul nostro tessuto sociale". Stilate in quest’ottica le priorità. "Alla base ci sono le scuole – spiega Cesca –, ma bisogna procedere con la riapertura della biblioteca e pinacoteca comunale di palazzo Persichetti così come la scuola di musica a Villa Fermani e, nel medio periodo, dar vita a delle strutture di aggregazione polivalenti rivolte ai ragazzi, anche nelle frazioni". Non manca l’attenzione sullo storico teatro "Velluti", da poco riaperto. "Bisognerà ragionare sugli investimenti in modo da comporre una programmazione adeguata – illustra l’assessore che tra i compiti avrà inoltre il settore turistico –. Si diventa attrattivi se si diventa identificabili. La peculiarità cittadina rimane piazza Filippo Corridoni da valorizzare sin da subito. In prospettiva, il mio sogno, è realizzare un museo nazionale delle arti del ‘900 al palazzo Municipale. Stesso discorso per la chiesa di San Claudio. Sarebbe interessante, insieme alle università, riaprire gli scavi archeologici e potenziare le attività del centro studi – chiosa Cesca –. Poi rivalutare le personalità storiche della città, tra cui Luigi Lanzi, tant’è che dal prossimo anno l’obiettivo è riproporre il premio a lui dedicato per dar il via ad un processo di riqualificazione attraverso la collocazione nel contesto urbano di opere d’arte e sculture".