Macerata, chiusa sala scommesse. Un minorenne tra i giocatori

Via Morbiducci, blitz della polizia: locale trovato aperto anche in orario vietato

La polizia mette i sigilli alla sala scommesse in via Morbiducci

La polizia mette i sigilli alla sala scommesse in via Morbiducci

Macerata, 25 maggio 2019 - Chiusa la sala scommesse di via Morbiducci: qui la polizia, nell’abito di un controllo nei giorni scorsi, ha trovato un minore, di 16 anni, che stava giocando, per di più di pomeriggio, in orario vietato. Il questore Antonio Pignataro ha quindi emesso il provvedimento che dispone la chiusura dell’esercizio per un mese, e il titolare è stato multato per 11mila euro (per la presenza del minore 7mila e per il mancato rispetto dell’orario 4mila). Qualche giorno fa, i poliziotti hanno identificato il ragazzino, residente in città, che stava facendo scommesse e in quel momento non aveva con sé documenti di identità.

Sempre in occasione dello stesso controllo, un cittadino di origini nigeriane, di 46 anni, senza fissa dimora, ha tentato di fuggire alla vista degli agenti. I poliziotti però lo hanno fermato, e dal controllo è venuto fuori che il 46enne non era in regola con le norme sul soggiorno in Italia, così è stato accompagnato all’ufficio immigrazione dove attiveranno le procedure per l’espulsione. Oltre a ciò, al momento del controllo nel locale c’erano nove persone, alcune delle quali pluripregiudicati con precedenti di polizia per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, e anche per droga. L’ordinanza del sindaco Romano Carancini stabilisce due fasce orarie di divieto, dalle 7 alle 10 e dalle 15 alle 20, e la sala di via Morbiducci era invece aperta nel pomeriggio. Tenuto poi conto che la sala in questione, che si trova sull’angolo di via Morbiducci, proprio di fronte una delle entrate del liceo classico Leopardi, era già stata oggetto di controllo, a gennaio, ed era stata chiusa per 15 giorni, e che continua a essere ritrovo abituale di pluripregiudicati, il questore ha stabilito di chiuderla di nuovo, stavolta per 30 giorni (articolo 100 del Tulps). Così, ieri mattina, gli uomini della Divisione amministrativa e sociale della questura, agli ordini del commissario Vincenzo Ionni, insieme con gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, diretto da Lorenzo Commodo, hanno notificato il provvedimento di chiusura.

La polizia sta svolgendo controlli a tappeto per contrastare il fenomeno della ludopatia, con particolare attenzione alla tutela dei giovani, non solo intervenendo con azioni repressive, controllando gli esercizi con le slot machine e le agenzie di scommesse, ma anche con progetti di prevenzione, dagli incontri organizzati nelle scuole ai progetti educativi, come ad esempio «Tra palco e realtà».