Cinghiale incrociato durante la passeggiata

Apprensione per due civitanovesi che segnalano lo stato in abbandono di quasi tutta l’area.

Cinghiale incrociato durante la passeggiata

Cinghiale incrociato durante la passeggiata

Passeggiata mattutina (verso le ore 11 di govedì) con soprassalto improvviso ed una buona dose di apprensione, per due civitanovesi, che hanno incrociato un cinghiale piuttosto grande nello spazio verde Foce Chienti. E’ avvenuto proprio nel rettifilo d’ingresso, a duecento metri o poco più dell’area abituale di sosta delle giostre nel piazzale dello stadio. "E’ stata una cosa inaspettata ed improvvisa – ha riferito uno dei due camminatori – per fortuna che tra le canne ed il viottolo c’era la rete ed è andato tutto per il verso giusto". L’altro signore portava con sé un ombrello e alla vista dell’intruso gli è venuto spontaneo agitarlo, per cui il cinghiale si è ritirato tra le fresche frasche. Certo è che un episodio del genere in pieno giorno è davvero poco rassicurante, come poco rassicurante – ci ha detto uno dei due civitanovesi - lo stato di abbandono di tutta l’area con i percorsi. Erba non tagliata, ciuffi un po’ ovunque. Bisognerebbe curare questo spazio, visto che siamo in primavera e si va verso l’estate". Tale parco era stato aperto all’epoca del sindaco Erminio Marinelli. Il percorso ciclopedonale costeggia la riva sinistra del Chienti, passa sotto il ponte dell’Adriatica ed arriva al quartiere Fontanella, da dove si può anche proseguire per raggiungere il santuario di Santa Maria Apparente. Per diversi anni, quando tutto era nuovo ed in ordine, la gente aveva imparato a frequentare tale spazio all’ombra di solenni pioppi. Si tratta dunque di tornare a curarlo con attenzione, però anche prima dell’ingresso a questa area sarebbe necessario rimuovere qualche recinzione di plastica in stato cadente e l’erba folta che ha invaso i marciapiedi che costeggiano il Polisportivo. Anche le transenne metalliche andrebbero riverniciate. Siamo in zona turistica. Gli amministratori non lo dimentichino.

Ennio Ercoli