"Condividere le spese per la nuova caserma"

Cessione di un immobile dall’Unione montana al Demanio, summit con i sindaci. Sborgia accelera, prossimo Consiglio lunedì

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di Marco Belardinelli

Esposta la corrispondenza intercorsa negli ultimi tre anni tra l’Unione montana Marca di Camerino e l’Agenzia del Demanio, al fine di poter costruire la nuova caserma dei carabinieri della compagnia di Camerino all’interno dei locali sgomberi dell’edificio nel quartiere Vallicelle. Nella riunione di lunedì sera il presidente dell’Unione Alessandro Gentilucci, anche sindaco di Pieve Torina, racconta come la firma degli accordi sulla caserma avvenne per volontà simbolica del consiglio dell’Unione a Camerino il 22 giugno 2020 dopo un lungo negoziato. Dopo alcune battute d’arresto l’accordo proposto dall’Unione è di concedere l’immobile con diritto di cessione per 60 anni fino a 5 milioni di euro di investimento e l’uso del garage tramite un comodato, se necessario. L’ente locale si vede però affidare durante la trattativa i costi di 3mila euro per il notaio, del frazionamento e della sicurezza, ed in particolare 30mila euro del certificato di prevenzione incendi. Gentilucci illustra le varie vie perseguite dall’ente e la proposta finale è compartecipare tra Comuni alle spese, per sbrogliare le pratiche. "Hai tutelato il territorio e di più i carabinieri – dichiara a Gentilucci Sauro Scaficchia, sindaco di Fiastra –.Non mi è mai capitato di vedere che chi prende non paga come il Demanio". Il sindaco di Serravalle di Chienti Emiliano Nardi ringrazia il presidente, ma chiede di riparlare della quota dei comuni in quanto "facciamo fatica anche solo a trovare 5mila euro". Il sindaco Silvia Bernardini di Ussita ricorda come il suo Comune ha perso già la storica caserma dei carabinieri che sarà spostata a Visso, pur mantenendo la parte forestale. "Muccia farà la sua parte" afferma, invece il sindaco Mauro Baroni, mentre Sandro Sborgia sindaco di Camerino prende atto che i Comuni dell’Unione hanno a cuore la vicenda dei carabinieri della città: "Non è in gioco solo la struttura – spiega –, ma anche il dovere morale e politico di un lavoro dignitoso di chi sta qui a servizio della collettività. La vicenda sta andando avanti da 3 anni. Mi sembra parliamo di una cifra di 30 mila euro che credo sia facilmente reperibile. Prendiamo l’impegno di firmare subito l’atto di cessione col Demanio". Avanza il suo aiuto anche il vicepresidente dell’assemblea regionale Gianluca Pasqui, presente all’incontro, e Gentilucci conclude: "A Macerata sono stati concessi 6,1 milioni di euro ed ora i carabinieri pagheranno anche l’affitto, mentre a noi è stato chiesto il titolo gratuito. Quindi vedete quanto vivere in montagna è più difficile". Il prossimo consiglio è fissato al 19 aprile.