"Contestano la nomina? Cercano solo visibilità"

Cabina di coordinamento sisma e malumori, ora Franco Capponi dice la sua: "Parcaroli era d’accordo su un sindaco maceratese, ma ha cambiato idea"

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di Lucia Gentili

"La cabina di coordinamento sisma non è un luogo per fare politica. Non voglio fare polemica, anche perché non conosco né le motivazioni della lettera sottoscritta dai sindaci né chi siano i 28 sindaci (e dubito siano 28 in realtà). Ho dimostrato continuamente di ascoltare le istanze di tutto il cratere, come ho fatto da coordinatore della commissione Anci terremoto per tre anni". Sono le parole del sindaco di Treia Franco Capponi, la cui nomina come componente della cabina di coordinamento alla ricostruzione, in rappresentanza dell’Anci Marche, ha scatenato la reazione dei colleghi. Nella nostra provincia in 28 hanno sottoscritto una lettera di protesta nei confronti della presidente Anci Valeria Mancinelli per chiedere di sostituire Capponi con il sindaco di Arquata Michele Franchi. Nei giorni scorsi il presidente della Provincia Sandro Parcaroli, i sindaci Alessandro Gentilucci di Pieve Torina e Vincenzo Felicioli di Fiuminata hanno detto che Capponi "non rappresenta il cratere". La replica.

Si aspettava questa reazione?

"No, ma credo sia una questione più politica che di sostanza, per avere visibilità. Penso che tutto parta da duetre facinorosi, di cui non faccio il nome; Parcaroli è stato coinvolto perché pesa. Ad ogni modo, non voglio essere critico. Ho presieduto la commissione Anci terremoto sempre da moderato, cercando di ascoltare e dare voce a 88 sindaci marchigiani. Treia fa parte del cratere, anche se non di quello ristretto (più colpito dal sisma); non ho dormito le notti in cui c’erano 380 famiglie treiesi da evacuare. Insomma, conosco le problematiche del sisma. E penso che il sindaco di Arquata in "casa" sua sia già molto impegnato su questo fronte. L’attività in cabina di coordinamento è gratuita e ha bisogno che le venga dedicato del tempo. Ho collaborato, coinvolto e accolto sempre tutti, e continuerò a farlo, se sarà possibile. Altrimenti, vado avanti comunque come amministratore della mia città".

Perché la presidente Mancinelli ha scelto lei?

"Lei è titolare del diritto di nomina e credo mi abbia scelto per l’impegno e il lavoro fatto finora. Mi rammarica che Parcaroli abbia cambiato idea perché in commissione era d’accordo sulla nomina di un sindaco maceratese".

A cosa sta lavorando in cabina?

"Al secondo programma di rigenerazione urbana; ad un ulteriore piano di opere pubbliche con 400 milioni stanziati per tutto il cratere e altri 300 milioni per il recupero dei beni ecclesiastici. La ricostruzione pubblica necessita di un’accelerazione. Grande attenzione è stata data al Fondo complementare sisma. Ho dato dimostrazione di pensare a tutto il cratere, quando ad esempio c’erano problemi con la doppia conformità, gli abusi edilizi, le sanatorie. Senza timori reverenziali. D’altronde sono stato il primo a presentare ricorso al Tar contro un’ordinanza dell’allora commissario De Micheli".