Coronavirus Cingoli, febbre a scuola. Ragazzino in isolamento

Procedura di sicurezza anti Covid: 12enne tenuto nella stanza ad hoc e poi accompagnato a casa. "Sta già meglio"

Il ragazzino aveva la febbre ed è stato subito accompagnato a casa dalla famiglia

Il ragazzino aveva la febbre ed è stato subito accompagnato a casa dalla famiglia

Cingoli (Macerata), 17 settembre 2020 - Un ragazzino con qualche linea di febbre a scuola. Il caso, il primo in provincia, si è verificato l’altroieri a Cingoli, nella scuola secondaria di primo grado (medie). Sono immediatamente scattate le procedure che per queste situazioni si richiedono: il ragazzino è stato dapprima portato nella stanza Covid-19 dell’istituto, adibita all’isolamento, e poi accompagnato a casa.

Comunque, la situazione permane tranquilla: è stata premurosamente seguita dalle autorità scolastiche, apprendendo che la sera dello stesso giorno, il ragazzino era sfebbrato. Il giorno successivo, i genitori lo hanno condotto dal dottore, quindi l’istituto resta in attesa dell’esito della visita. Lo stato febbrile del ragazzino potrebbe essere dipendente dalla sintomatologia di una vaccinazione, a cui la fascia cingolana di età maschile e femminile di 12 anni è stata sottoposta, in questo periodo, per iniziativa dell’Asur a Jesi.

Nel palasport, osservando tutte le norme di sicurezza, un’equipe sanitaria ha proceduto all’inoculazione del vaccino per il papilloma virus. "Questa vaccinazione di prassi– ha spiegato il dottor Ubaldo Scuppa, pediatra e sindaco di Apiro – può dare una reazione febbrile. È pensabile che il soggetto su cui è stata effettuata abbia avuto questo tipo di reazione. Comunque, per la sua riammissione a scuola sarà necessaria la presentazione di un attestato che confermerà l’avvenuta osservanza del percorso terapeutico anti Covid".

Intanto , si registra una nuova impennata dei contagi nelle Marche. Il Gores ha comunicato che sono stati testati 1.346 tamponi: 755 nel percorso delle nuove diagnosi e 591 nel percorso dei guariti. I positivi sono 38 nel percorso delle nuove diagnosi: 12 in provincia di Ascoli, 7 in provincia di Macerata, 7 in provincia di Ancona, 6 in provincia di Pesaro, 3 in provincia di Fermo e 3 fuori dalla regione. I casi comprendono due rientri dall’estero (Ucraina e Usa), 8 contatti stretti di casi positivi, 6 soggetti sintomatici, 8 contatti domestici, 3 casi rilevati dallo screening svolto nel percorso sanitario, 2 contatti in ambito assistenziale/residenziale, un rientro dalla Sardegna e 8 casi in fase di verifica. Dunque, sette nuovi casi in provincia di Macerata, tre riferiti a Porto Recanati, uno a Macerata, uno a Corridonia, uno a Tolentino e uno a Castelsantangelo sul Nera. Il numero delle persone in quarantena è salito da 276 a 283 (258 asintomatiche e 25 sintomatiche).

A livello regionale, va invece segnalato il calo dei ricoverati, passati da 19 a 17, due dei quali in terapia intensiva. Ancora in aumento il numero dei positivi in isolamento domiciliare, passati da 517 a 544 (27 in più). In forte crescita, di nuovo, il numero delle persone in quarantena, passate da 1.989 a 2.251. Lieve incremento dei guariti, da 6.050 a 6.063, mentre sale a 14 il numero degli ospiti nella struttura post Covid di Campofilone. Dall’inizio dell’epidemia il numero totale dei positivi nelle Marche è di 7.613: 3.057 in provincia di Pesaro, 2.003 in quella di Ancona, 1.263 in quella di Macerata, 554 in quella di Fermo, 452 in quella di Ascoli, poi 284 fuori regione.