Coronavirus Macerata: metà provincia è covid-free

Venti casi a Macerata e Civitanova, poi Camerino, Loro Piceno, Matelica e Morrovalle. Ventinove centri ormai a contagi zero Ma preoccupa l’esplosione dei cluster nella provincia di Ascoli: altri 27 contagiati in un giorno. Lettera di Acquaroli ai sindaci

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Macerata 5 luglio 2021 - Mentre il Piceno è alle prese con l’esplosione dei cluster post movida da variante Delta, in provincia di Macerata (almeno per ora) la ritirata del Covid-19 va avanti. Dei 42 casi rilevati ieri nelle Marche, solo due fanno riferimento al Maceratese, secondo un trend in atto ormai da diversi giorni. Il grosso dei casi è concentrato nell’Ascolano (27) e in misura minore in provincia di Ancona (7). Ecco perché la mappa della nostra provincia è sempre più bianca e gran parte dei piccoli Comuni dell’entroterra hanno già varcato la soglia dei casi zero.

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Focolaio San Benedetto del Tronto, il sindaco Piunti: "Il mio appello raccolto, ho visto tante famiglie" Per la precisione, i Comuni cosiddetti Covid-free (senza contagi) sono 29, ormai più della metà: Bolognola, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Colmurano, Esanatoglia, Fiastra, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Mogliano, Monte Cavallo, Monte San Martino, Montelupone, Muccia, Penna San Giovanni, Petriolo, Pieve Torina, Pioraco, Poggio San Vicino, Ripe San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Ussita e Valfornace. E in altri venti Comuni l’asticella dei contagi è stabilmente sotto a cinque: Apiro, Appignano, Belforte del Chienti, Cessapalombo, Cingoli, Corridonia, Monte San Giusto, Montecassiano, Montecosaro, Montefano, Pollenza, Porto Recanati, Potenza Picena, Recanati, San Ginesio, San Severino, Tolentino, Treia, Urbisaglia e Visso. Resta una (sparuta) pattuglia di sei Comuni nei quali il numero dei positivi è superiore a cinque. Tra questi, nelle due città più grandi della provincia, Macerata e Civitanova, si registra il maggiore numero di positivi, identico: 20 (36 persone in quarantena). Poi Camerino (5), Loro Piceno (6), Matelica (9) e Morrovalle (5). Non per questo, seppure di fronte a un quadro in netto miglioramento, si deve abbassare la guardia. Non a caso, il 2 luglio, il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, ha inviato una lettera a tutti i sindaci della regione, nella quale sottolinea "l’esigenza di favorire e promuovere nella popolazione, soprattutto giovanile, comportamenti sempre ispirati a principi di prudenza e responsabilità nel pieno rispetto delle normative, in particolare quelle anti assembramento". Infatti, "la situazione epidemiologica delle Marche presenta dati da zona bianca, che è necessario preservare anche attraverso l’impegno sinergico di tutti i soggetti istituzionali coinvolti – scrive ancora Acquaroli –. L’evoluzione del Covid-19 richiede di non sottovalutare i rischi ancora esistenti, anche legati al pieno avvio della fase estiva in uno scenario nazionale di allentamento dei vincoli di protezione". Per non mettere a rischio la permanenza in "zona bianca", infatti, l’incidenza settimanale dei contagi deve restare al di sotto della soglia dei 50 casi ogni 100mila abitanti, configurando uno scenario epidemiologico con un livello di "rischio basso". Tornando ai dati diffusi dal servizio sanità della Regione, ieri sono stati 42 i positivi al Covid-19 rilevati nelle Marche su 1.150 nuove diagnosi: ben 27 nella provincia di Ascoli, dove si sono sviluppati alcuni cluster, 7 ad Ancona, 2 a Macerata, uno a Pesaro e 4 fuori regione, mentre non ci sono stati casi nella provincia di Fermo. Secondo la Regione, nelle ultime 24 ore "sono stati testati 2.250 tamponi: 1.150 nel percorso per le nuove diagnosi (di cui 416 nello screening con il percorso antigenico) e 1.100 nel percorso dei guariti (rapporto tra positivi e testati del 3,6%)". I 42 nuovi casi comprendono soggetti sintomatici (7), contatti in setting domestico (8), contatti stretti di casi positivi (21), contatti con provenienza extra-regione (uno), mentre 4 casi sono in fase di approfondimento epidemiologico. Nel percorso screening, di 416 test antigenici effettuati, 3 soggetti rilevati positivi (da sottoporre al tampone molecolare), il rapporto positivi-testati è all’1%.