Coronavirus Macerata, spesa a domicilio. E' gara di solidarietà

Tanti volontari in campo per aiutare chi non può uscire di casa. Sui social e nei condomìni si moltiplicano le iniziative per i più esposti

Coronavirus, consegna della spesa a domicilio

Coronavirus, consegna della spesa a domicilio

Macerata, 12 marzo 2020 - Latte, zucchero, arance, sottilette, carta igienica. Sono questi alcuni dei prodotti richiesti a domicilio: la prima consegna del supermercato Conad di via Silone è stata svolta ieri, e la spesa era destinata a Rita Gamberini. "Mia madre è centenaria, non me la sento di uscire, così ho usato questo servizio che il supermercato ci ha messo a disposizione, facciamo un po’ di scorta senza muoverci da casa", ha spiegato. Il metodo è semplice: si invia un messaggio WhatsApp oppure si telefona a uno dei numeri indicati sul volantino e sulla locandina all’ingresso del supermercato, dal supermercato prendono nota della richiesta o stampano il testo del messaggio in modo da avere pronta la lista della spesa. Il richiedente scrive di cosa ha bisogno, comunicando insieme il suo nome e cognome.

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Il tutto avviene con la collaborazione della vicina edicola Utile& Futile, sulla pagina Facebook dell’attività si possono trovare tutte le indicazioni, riportate di seguito al messaggio "Avanti tutta, il quartiere è sempre più unito contro i contagi della nostra città. Dateci una mano, lasciatevi servire, rimanete a casa". Detto, fatto. Un messaggio e la spesa arriva. A portarla, ieri, Paolo Porreca dell’edicola e Alberto Rita del supermercato: la persona apre la porta per dare i soldi e prendere l’eventuale resto, tutto sul pianerottolo e via, senza entrare all’interno degli appartamenti.

Da qualche giorno, sono molti i supermercati in città ad essersi attivati allo stesso modo. Si stanno organizzando. "Le richieste della consegna della spesa a casa ci sono arrivate da diverse persone, specialmente dagli anziani". In quanto alle precauzioni, da ieri mattina al Conad tutti i dipendenti hanno le mascherine. "Chi sta alle casse è più esposto – ha sottolineato Rita –, quindi cerchiamo di tutelarli in questo modo. Non solo. Ciascuno dispone di igienizzante, e pulisce sistematicamente le casse e il pos, che vengono toccati di continuo, e abbiamo messo le protezioni in plexigas davanti a ogni cassa".

Ieri mattina, le stavano montando i dipendenti della ditta Rm: così il commesso può contare su una maggiore protezione. Sono moltissimi anche i clienti che indossano la mascherina e, se non ce l’hanno, è perché non se ne trovano più in giro, hanno spiegato. È partita da qualche giorno poi una gara di solidarietà, anche da parte di singoli cittadini, che hanno voglia di mettersi a disposizione e dedicare il tempo libero ad aiutare gli altri: la prima era stata una coppia del quartiere di San Francesco, e molti altri hanno seguito l’esempio. Sui social circolano diversi messaggi di chi si mette a disposizione per portare gratuitamente la spesa a domicilio di chi non esce di casa, perché più esposto al contagio.

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