Coronavirus, Unicam realizza valvole per i respiratori con le stampanti 3D

Camerino, i laboratori della scuola di architettura e design al lavoro 3D: 250 gli apparecchi già realizzati

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Camerino (Macerata), 31 marzo 2020 – Le stampe 3D di Unicam realizzano le valvole per i respiratori . La scuola di architettura e design "E. Vittoria" di Unicam sostiene e collabora attivamente al progetto lanciato da IsInnova che vuole far fronte alla scarsa dotazione negli ospedali di maschere C-PAP per la terapia sub-intensiva, riadattando una maschera da snorkeling già in commercio e mettendo in rete il produttore delle maschere, i makers, i laboratori di prototipazione e le strutture sanitarie che ne hanno bisogno. Trasformare una maschera da sub in un respiratore di emergenza da utilizzare nelle terapie intensive dei Covid-Hospital è quindi possibile? Sì, si può. E dunque l’Università di Camerino ha voluto dare il proprio contributo a questo importante progetto. Unicam ha deciso di sostenere il progetto Easy-covid19 producendo le valvole necessarie "all’hackeraggio" della maschera: le stampanti 3D che sono disponibili nel laboratorio #Prototype , nella sede di Sant’Angelo Magno ad Ascoli Piceno, laboratorio di cui è responsabile il dottore Davide Paciotti in collaborazione con i colleghi Daniele Rossi, Alessandro Di Stefano, Jacopo Mascitti, Antonello Garaguso e Carlo Scartozzi, sono state subito messe in funzione e con il coordinamento dalla Regione Marche, è iniziata la produzione di circa 250 valvole , per l’equivalente numero di maschere che sono state donate dalla ditta produttrice. Saranno consegnate alla Regione stessa per essere assemblate, testate e distribuite nei vari presidi provinciali marchigiani . "Abbiamo cercato il modello più idoneo e più resistente e non appena abbiamo avuto l’ok del Rettore – ha spiegato il dottore Davide Paciotti – abbiamo subito avviato la produzione. Con le nostre quattro stampanti 3D riusciamo a produrre circa 15-20 pezzi al giorno". "Sostengo da sempre che l’innovazione tecnologica che si produce nei laboratori universitari debba essere messa a disposizione del territorio, in ogni sua forma – ha concluso il rettore Unicam Claudio Pettinari –. Questo è uno dei principi della terza missione degli atenei e questa volta abbiamo voluto declinarla in una azione concreta a beneficio della collettività e della salute pubblica".