Corridonia al voto: c’è una poltrona per tre "Scuole e ricostruzione, i nostri progetti"

Giuliana Giampaoli, Manuele Pierantoni e Sandro Scipioni: il confronto tra i candidati a sindaco nella redazione del Carlino

Siamo arrivati a pochi giorni dalle elezioni, come state vivendo quest’ultima fase?

Giuliana Giampaoli: "È stato un periodo faticoso, ma entusiasmante. Strada facendo, ho visto aumentare l’interesse dei cittadini nel merito delle proposte del programma. È molto positivo, in quanto probabilmente il nemico più grande sarà l’astensionismo. Per quanto mi riguarda, sono serena e consapevole di portare un bagaglio di esperienze e una squadra di persone con cui si potrà lavorare bene". Sandro Scipioni: "In maniera pacata e senza nessun patema d’animo, anche perché durante le serate di ascolto tante persone ci hanno dato la forza per affrontare positivamente questa campagna elettorale. L’astensione potrebbe rappresentare un timore, ma il nostro obiettivo è di fare rinascere e di dare una nuova opportunità a Corridonia, ora starà ai cittadini decidere. Gli elettori sono gli unici giudici". Manuele Pierantoni: "Fin dall’inizio mi ero prefissato di condurre una campagna elettorale basata sui contenuti e sono onorato della squadra che mi appoggia, perché da essa sono arrivati molti consigli e idee. Inoltre, sento la vicinanza delle persone, perciò abbiamo puntato tutto su un programma che riteniamo sia concreto e sulla base di questo andremo avanti". Una grande sfida riguarderà l’edilizia scolastica: sono in cantiere progetti per cinque edifici, come vi muoverete?

Scipioni: "Per definire il programma ci siamo anche avvalsi della consulenza di esperti esterni. Il nostro obiettivo principale è di spostare l’Ipsia nella zona industriale: questo per avere una struttura più performante e intensificare il rapporto tra la scuola e il lavoro, all’interno di un’area nella quale dovremo inoltre pensare di incrementare i servizi logistici e infrastrutturali. Prevediamo l’abbattimento dell’edifico dell’attuale Ipsia e la realizzazione in quel sito delle nuove scuole, materne, elementari e medie, in un unico complesso con biblioteche e laboratori, tipo campus americano". Pierantoni: "Siamo giunti al punto di avere tutti i progetti per le scuole, su diversi livelli di avanzamento, ma sostanzialmente finanziati da fondi sisma o Miur, per un totale di quasi 25 milioni. Aggiungo che riteniamo ideale la collocazione della scuola media nell’area dell’ex mattatoio, anche perché, così facendo, potremo riqualificare un’area comunale degradata. Per ogni scuola in programma, le risorse per la ricostruzione non finanziano l’acquisto del terreno. Dunque, non potremmo andare avanti solo coi fondi del bilancio comunale. Siamo realisti e procederemo con i progetti così come sono stati pensati". Giampaoli: "Al fine di essere pratici e oggettivi, per prima cosa dovremo prendere conoscenza dello stato di avanzamento dei progetti, che potremo solo migliorare, piuttosto che delocalizzare, in quanto non è una strada praticabile. Quanto alla scuola nell’area dell’ex mattatoio, abbiamo anche chiesto la possibilità di fare comparazioni tra costi e ricavi per altri possibili siti, ma non ci è stato concesso, e sappiamo bene che in quella zona ci sono criticità legate ai parcheggi e alla viabilità. Crediamo che il sito sia più idoneo per una casa di riposo, una soluzione che è in grado di ridimensionare l’impatto sulla viabilità".

In che modo procederete per la ricostruzione dell’Ipsia?

Pierantoni: "Per delocalizzare quella struttura bisogna acquistare il terreno e urbanizzarlo, oltre che costruire, in questo ipotetico sito, sia i laboratori che le palestre, che oggi sono adeguate sul piano sismico. Siamo dell’opinione che questa operazione prolunghi di molto i tempi e non è possibile trovare delle risorse nel bilancio comunale, ecco perché diverse scelte sono dettate dai contributi ricevuti. Per questo, il corpo centrale dell’Ipsia sarà realizzato nel campo dell’ex Enaoli, che ormai non è più adeguato per le partite, considerate le misure richieste dalla federazione sportiva". Giampaoli: "Da parte di Pierantoni noto una mancanza di lungimiranza, perché noi non parliamo soltanto di mettere in sicurezza un edificio dopo il sisma, ma di progettare la scuola per il futuro. I laboratori oggi versano in uno stato di degrado e la ricostruzione dell’Ipsia in quel sito comporterebbe una riduzione delle aule. Quindi, si tratta di una progettualità che blocca lo sviluppo dell’istituto, per di più si sacrificherebbe il campo dell’ex Enaoli che, anche se non omologabile, rappresenta un centro di aggregazione per la zona di Santa Maria. Riteniamo dunque doveroso lo spostamento dell’Ipsia nella zona industriale, visto che i vantaggi sono superiori rispetto agli svantaggi". Scipioni: "Il nostro sguardo è rivolto al futuro e alla novità, sono convinto che l’unica delocalizzazione possibile, conforme alle norme tecniche e giuridiche, sia quella dell’Ipsia nella zona industriale. Ci impegneremo a chiedere tutti i finanziamenti necessari, perché riteniamo che essendo un istituto così importante per i nostri giovani, vada portato in un’area dove ci sia la possibilità di sviluppo anche dei corsi volti a formare nuove professionalità, quelle richieste dal mondo produttivo. Tali aspettative nell’attuale sede sono limitate, considerando che è stata costruita oltre settant’anni fa con una concezione tecnica e urbanistica superata, quindi non adeguata ai tempi di oggi".

Diego Pierluigi