Cosmari: ricorso al Tar, i sindaci danno l’ok

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di Lucia Gentili

Si farà il ricorso al Tar contro la delibera Anac dello scorso 20 luglio, in cui l’Autorità nazionale anticorruzione stabiliva l’inconferibilità dell’incarico di presidente del cda per Giuseppe Pezzanesi. E’ quanto emerso dall’assemblea dei Comuni soci del Cosmari: il 46,79% ha votato a favore del ricorso (ovvero Macerata, Civitanova, Castelraimondo, Morrovalle, Potenza Picena, Matelica, San Severino, Sarnano, Treia e Serrapetrona), l’11,61% ha votato contro (Monte San Giusto, Montecassiano, Montelupone e Recanati). Mentre si sono astenuti gli amministratori di Petriolo, Apiro, Appignano, Gualdo, Caldarola, Camporotondo, Montecosaro, Pollenza, Porto Recanati e Tolentino; i sindaci di questi ultimi due Comuni, Michelini e Sclavi, hanno aggiunto di essersi astenuti perché assenti al momento della nomina di Pezzanesi. Ora il responsabile aziendale della prevenzione della corruzione e della trasparenza (Rpct), Fabio Lancioni, invierà una pec a tutti i Comuni, in quanto il 4 agosto 2021 Pezzanesi era stato eletto all’unanimità, affinché motivino il voto di allora. La procedura dovrebbe essere completata per metà ottobre (45 giorni). Il collegio difensivo del Cosmari, composto dai legali Cristiana Bonaduce, Stefano Pozzoli e Alessandro Lucchetti, porterà avanti il ricorso chiedendo la sospensiva per bloccare gli effetti della delibera Anac, in cui è previsto che chi ha conferito l’incarico può essere sanzionato dall’Anticorruzione, per tre mesi non può conferire incarichi. Diversi gli interventi durante il dibattito. "Fare ricorso significa avvalorare che durante la nomina abbiamo agito nella legalità" ha esordito il primo cittadino di Macerata nonché presidente della Provincia Sandro Parcaroli. "Il ricorso non è né necessario né opportuno – ha detto invece l’assessore Michele Moretti di Recanati -. I sindaci avevano votato comunque in buonafede, quindi a prescindere non ci sarebbero responsabilità o dolo. Se errare è umano, perseverare è diabolico…". "La nomina non mi entusiasmava tantissimo dall’inizio – ha affermato il sindaco di Pollenza Mauro Romoli (astenuto) -, tanto che avevamo dovuto chiedere pareri legali a supporto. Non abbiamo fatto male, ma ci siamo esposti a qualche rischio. Il cda è sempre frutto di un accordo politico tra centrosinistra e centrodestra; ora l’Anac ha acceso i fari in quota centrodestra e quindi credo che debbano pensarci i relativi sindaci". "Il ricorso è una spinta alla liceità e alla buona fede dei nostri comportamenti – ha dichiarato il sindaco di Treia Franco Capponi -, anche perché la nomina era stata corredata da un parere legale autorevole. Questo non può essere un luogo di scontro politico, proprio per una visione futura. E il fatto che Pezzanesi (decaduto, ndr) non voglia proseguire ci avvantaggia nella posizione pro-ricorso. Per il futuro pensiamo a personalità anche al di fuori dell’appartenenza politica". Sono seguite le posizioni di Gentili (Monte S. Giusto) e Catena (Montecassiano), contrari.