Costume da gara con tessuti riciclati

Arena ottiene l’ok dalla Federazione: utilizzerà filati ottenuti rigenerando reti da pesca e scarti industriali

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Arena, azienda leader nel settore dell’abbigliamento sportivo acquatico con casa madre a Tolentino, lancia il primo costume da gara realizzato con tessuti riciclati approvato dalla Fina (Federazione internazionale di nuoto). Si chiama Powerskin ST Next e oltre il 60% dei materiali utilizzati per la fabbricazione proviene da rifiuti pre e post consumo, che altrimenti sarebbero stati destinati alle discariche. Il tessuto ha un tasso ridotto di assorbimento dell’acqua, che a sua volta lo rende più leggero del 20% in vasca. "Arena si impegna ad essere un marchio sempre più responsabile - spiega Filippo Antoniello, (Arena Brand Manager Compete & Equipment) -. Per questo stiamo cercando attivamente di migliorare il modo in cui sviluppiamo i prodotti e l’utilizzo di materiali più rispettosi dell’ambiente è fondamentale. Nel 2023 il 100% della nostra gamma di costumi da bagno sarà realizzata con alte percentuali di tessuto riciclato e naturalmente desideriamo che la nostra gamma di costumi da competizione segua questo tragitto. Il tessuto del nuovo costume è lavorato a maglia con filati di nylon interamente rigenerati da rifiuti oceanici e di discarica, ovvero reti da pesca abbandonate dall’oceano, scarti industriali ecc. L’industria del nuoto utilizza ancora materiali vergini nella produzione di costumi gara. La gamma ST Next, con oltre il 60% di materiale riciclato, rappresenta così il nostro primo grande passo verso una soluzione più sostenibile". In qualità di ambasciatrice del nuovo costume da gara, l’azienda ha collaborato con la tuffatrice dalle grandi altezze di Red Bull, Eleanor (Ellie) Smart, che ha detto: "Sono felicissima di far parte del progetto". L’atleta, dopo aver avuto una serie di spiacevoli incidenti legati alla pulizia dell’acqua (tra cui un ricovero in ospedale per un’infezione ai reni) è passata all’azione fondando il Clean Cliffs Project insieme al suo compagno e tuffatore Owen Weymouth, per prevenire l’inquinamento da plastica. Dalla pulizia delle spiagge agli incontri educativi, è sempre la prima a farsi avanti e ad agire per ripulire il pianeta.

Lucia Gentili