Da Pamela a Rosina, le indagini del luogotenente Carmine Manco

Carabinieri, in pensione una delle colonne del Nucleo investigativo. Stimato da tutti anche per le grandi doti umane

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I carabinieri di Macerata salutano una vera colonna: da ieri, al compimento del sessantesimo anno di età, è infatti in pensione il luogotenente carica speciale Carmine Manco. Arruolato dal settembre del 1984, ha prestato servizio prima a Numana e poi, dal 1987, a Macerata, alla stazione dell’Arma, al Nucleo radiomobile, all’aliquota operativa. Dal maggio del 1997 era al Nucleo investigativo del Reparto operativo. Istruttore di tiro e repertatore per le indagini scientifiche, con le sue indagini ha individuato le bande di rapinatori che salivano nelle Marche per i colpi alle banche, e soprattutto ha avuto un ruolo determinante negli accertamenti di tutti i casi di omicidio avvenuti in provincia, mettendo in luce elementi importanti per ricostruire la dinamica di un fatto, e per scoprire chi ne fosse l’autore. L’ultimo caso a vederlo in campo è stato il delitto di Pamela Mastropietro, nel 2018, a partire dai sopralluoghi a Casette Verdini e nella mansarda di via Spalato.

Ma prima c’erano stati, solo per ricordarne alcuni, i casi di Felice Brandi a Tolentino, della ballerina 22enne Andrea Christina Marin a Porto Potenza, del commerciante di pesce Pietro Sarchiè a Pioraco, per finire a Natale del 2020 con l’omicidio di Rosina Carsetti a Montecassiano. Oltre alle capacità professionali, che negli anni lo hanno reso un punto di riferimento per i colleghi e per la procura, il luogotenente Manco ha sempre avuto una umanità generosa e sorridente, impagabile e preziosa nei momenti più pesanti legati allo svolgimento delle indagini. Ora potrà dedicarsi a fare il nonno a tempo pieno, come è giusto che sia, ma in caserma lascia un grande vuoto.