Dai musei ai parcheggi, project financing nel mirino

Mariani attacca l’amministrazione: "Sono un problema o un’opportunità?". Il consigliere leghista ha presentato 15 interrogazioni negli ultimi due anni

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di Asterio Tubaldi

Ma questi project financing che ha sottoscritto il Comune di Recanati con i privati sono un problema piuttosto che un’opportunità? A porsi questo interrogativo è Benito Mariani, consigliere comunale della Lega, alla luce di fatti che ne mettono in dubbio il loro corretto rispetto. Ad esempio, per una delle tre convenzioni attualmente in corso, quella sulla gestione dei musei da parte dell’associazione Sistema Museo, Mariani negli ultimi due anni ha presentato ben 15 interrogazioni lamentando un’insoddisfacente risposta ai suoi quesiti da parte del Comune. Nell’ultima interrogazione Mariani si occupa di due mostre: "Mirò lèzard aux plumes d’or", tenutasi dal 15 luglio al primo ottobre 2017, e la mostra "Solo, senza Fidel governo et molto inquieto de la mente" Lorenzo Lotto dialoga con Giacomo Leopardi, tenutasi dal 21 dicembre 2017 all’8 aprile 2018, entrambi organizzate dalla stessa Cooperativa che, a sua volta, aveva stipulato un accordo con l’associazione recanatese "Spazio Cultura" per l’affidamento in subappalto di alcuni servizi. Ebbene, per Mariani "le spese sostenute per i due eventi, se confermate, avrebbero superato il valore di remunerazione previsto nel contratto stesso di subappalto e quindi andrebbero a confermare i nostri dubbi e perplessità sull’assetto economico e finanziario del project financing e sul comportamento del concessionario che abbiamo segnalato apertamente oramai da anni e per il quale il Comune, e in particolare l’assessore Soccio, continuano a fare orecchie da mercante". Poi Mariani punta il dito sul project financing "che riguarda la gestione per 99 anni di tutti i parcheggi a pagamento della città di Recanati". Ciò che il consigliere considera grave è che, malgrado ci sia stato un accordo fra il Comune e la Sis, che gestisce i parcheggi, che annullava la sosta a pagamento durante il periodo estivo dalle 20 alle 24 e una rimodulazione al ribasso delle tariffe per la seconda e le successive ora di sosta, accordo che sarebbe dovuto partire dal primo maggio scorso, tutto, invece, è rimasto tale e quale. Così "mentre il sindaco emanava comunicati stampa, i cittadini continuavano a pagare le stesse tariffe orarie". Per giunta sono scattate, in concomitanza di eventi straordinari, le tariffe maggiorate di 2 euro a partire dalla prima ora, invece di 1.20 euro, addirittura senza distinzione tra residenti e non residenti. L’amministrazione si è giustificata dicendo che nel contratto c’è una clausola che permette, nel corso dell’anno, alla società privata di maggiorare, in occasioni particolari, le tariffe. Mariani ricorda, però, che sempre nel contratto "le maggiorazioni tariffarie devono essere preventivamente comunicate e non applicate dalla sera al mattino. È ovvio che qualcosa non va nei project financing recanatesi".