D’Este: "Promuoverò l’istituzione di scuole di politica permanenti per i giovani Voglio contaminare in positivo l’amministrazione, convincendo anche gli scettici"

"Confermo di non volere né assessorati né deleghe. Ma garantisco piena collaborazione nel sociale, pur dai banchi dell’opposizione: le politiche sociali sono così trasversali e toccano così tanti argomenti che serve un campo d’azione più ampio possibile". Il candidato sindaco Massimo D’Este, rimasto fuori dal ballottaggio di Tolentino, ribadisce la propria posizione ringraziando comunque Sclavi che ha detto di volerlo coinvolgere nel sociale. "Una delle prime cose che promuoverò in consiglio è l’istituzione di scuole di politica permanenti rivolte soprattutto ai giovani, affinché riscoprano quella che considero un’arte – prosegue D’Este –. La politica insegna a sperimentare la bellezza condivisa delle idee, a ritrovare il senso del bene comune, il confronto leale e costruttivo, lo studio della storia, che alimenta lo sguardo al futuro. Occhio a non cadere nel tranello del compiacersi troppo, le competenze devono sempre avere un indirizzo politico. Mauro sa benissimo che svolgerò il mio mandato osservando questi princìpi, e sa anche che mi opporrò ad ogni percorso che esalti l’io e non il noi. La città deve conoscere le verità, i diritti hanno come contraltare i doveri, l’educazione civica; il rispetto del bene comune è un impegno che rende orgogliosi di essere cittadini, ma questo stile non si addice ai magheggi di qualcuno. In questo quadro bisogna recuperare chi resta indietro e praticare il vero senso di solidarietà sociale. La giustizia sociale non è la regola di Robin Hood, ma permettere ad ogni individuo pari dignità correggendo dei parametri d’accesso ai servizi. Penso alle mense scolastiche, gli asili nido, le utenze, l’accesso allo sport e alla formazione culturale, le tassazioni comunali, l’accesso ai servizi sanitari. Intervenendo in questi ambiti si agisce nell’economia familiare sofferente. C’è molto da fare e questo mi entusiasma: voglio contaminare in positivo questo percorso puntando molto in alto, convincendo anche gli scettici, chi molto spesso liquida gli amministratori dicendo sono tutti uguali".

Lucia Gentili