Discarica, sindaci sulle barricate "I nostri Comuni hanno già dato"

Staffolani (Morrovalle): difenderemo il territorio. Pecora (Montelupone): atto d’imperio inopportuno

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di Franco Veroli

Il reinserimento dei territori dei Comuni di Montelupone, Morrovalle, Tolentino e Cingoli tra quelli nei quali poter individuare il sito per la nuova discarica di appoggio al Cosmari, com’era prevedibile, ha subito suscitato delle accese reazioni. Michele Vittori, sindaco di Cingoli, per ora preferisce tacere. Si limita a dire che intende approfondire la questione, poi dirà la sua. Parlano, invece, e con parole inequivocabili, il sindaco di Morrovalle, Andrea Staffolani, e quello di Montelupone, Rolando Pecora. "L’amministrazione comunale di Morrovalle esprime un deciso e chiaro no alla possibilità di una nuova discarica in città. Morrovalle ha già dato, ospitando per oltre trent’anni sul proprio territorio un impianto di smaltimento dei rifiuti", afferma Staffolani. "In tale direzione – prosegue – si è già espressa l’assemblea dei sindaci dell’Ata 3 nel fissare i criteri per la localizzazione della nuova discarica, che dovrà raccogliere il testimone di quella di Cingoli. I quattro Comuni citati non sarebbero stati coinvolti nel procedimento di scelta proprio perché in passato avevano dato già il loro contributo, ospitando un impianto". Questa scelta, precisa il sindaco, "non è stata calata dall’alto, ma è stata il frutto di una concertazione politica tra i sindaci dell’assemblea e, proprio per questo, non può essere rimessa in discussione". Quanto al parere espresso dalla Regione sulla proposta di piano d’ambito provinciale, secondo il primo cittadino di Morrovalle, non è vincolante. "Si tratta di osservazioni rispetto alle quali sarà l’Ata stessa a doversi esprimere – aggiunge –. Confidiamo nel fatto che l’assemblea dei sindaci non faccia retromarcia rispetto a quanto già concordato da tempo. In caso contrario, siamo pronti a fare tutto quanto in nostro potere per fare valere le nostre ragioni e per difendere il nostro territorio, a maggior ragione ora che il Comune sta portando avanti un percorso di valorizzazione che, si spera, possa presto culminare nel raggiungimento della Bandiera Arancione". Non meno netto Pecora, sindaco di Montelupone. "A suo tempo, l’assemblea dei sindaci aveva deliberato all’unanimità l’esclusione dei quattro Comuni, per un principio di equità e di rotazione: lo smaltimento dei rifiuti riguarda tutto il territorio e, dunque, è giusto che in qualche modo il carico dell’impegno non ricada sempre sugli stessi Comuni", sottolinea il sindaco di Montelupone. "Ma c’è qualcosa di ancora più importante – continua – ed è che i siti che hanno ospitato la discarica hanno bisogno di, chiamiamolo così, un processo di risanamento e sanificazione, per evitare una ulteriore compromissione del territorio". Quanto alla Regione, Pecora è chiaro. "È intervenuta senza coinvolgere nessuno, in spregio al ruolo dell’assemblea dei sindaci che da tanto tempo, tramite il Cosmari, garantisce una gestione dei rifiuti che da altre parti ci invidiano – osserva –. Si tratta di un atto di autorità inopportuno. Se tutto questo è soltanto il frutto dell’analisi dei tecnici, ribadisco che comunque ci vuole rispetto e i sindaci potevano essere consultati. Se, invece, sono coinvolti anche i politici, è lecito sospettare che qualcuno stia anche pensando di mettere in atto un disegno calato dall’alto. E la reinclusione di questi Comuni può anche farlo pensare".