Donna lo accusa di violenza sessuale Assolto grazie alle chat WhatsApp

Accusato di avere violentato una cilena, in tribunale ha dimostrato la sua innocenza grazie anche alle chat con lei salvate nel cellulare. Una assoluzione liberatoria per il maceratese, vedovo 68enne. Il pensionato aveva contattato la donna tramite un sito di incontri; per conoscerla, a settembre del 2019, le aveva pagato il biglietto aereo facendola venire a casa sua. Ma alla metà di novembre la donna si era rivolta alla polizia, accusando il maceratese di violenza sessuale. In tribunale l’imputato, difeso dagli avvocati Gabriele Cofanelli e Claudio Marcolini, aveva respinto l’accusa. Aveva detto di avere cercato compagna spinto dalla solitudine; ma quando la cilena era arrivata a casa, sarebbe stata lei a provocarlo di continuo e insistere per il matrimonio. La donna, hanno sottolineato gli avvocati Cofanelli e Marcolini, aveva un visto turistico, valido per tre mesi; due mesi dopo il suo arrivo aveva avviato la procedura per il riconoscimento dell’asilo politico, visto che in Cile era scoppiata la guerra civile, e solo a novembre aveva denunciato il convivente, ottenendo il collocamento in una struttura protetta. Dal telefonino dell’imputato è stata estratta la chat su WhatsApp dalla quale risultavano i colloqui tra i due, che attestavano un rapporto di natura sentimentale e nessuna violenza. Gli elementi hanno convinto i giudici che, come chiesto anche dal pm Claudio Rastrelli, hanno poi assolto il 68enne con la formula più ampia, perché il fatto non sussiste.