Droga nascosta in casa: scattano due arresti

Sequestrati 181 grammi di cocaina e 43 di eroina. Denunciata una terza persona. Il colonnello Candido: "Puntiamo anche alla prevenzione, specie nelle scuole"

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di Paola Pagnanelli

Oltre due etti tra cocaina ed eroina sono stati sequestrati dai carabinieri, che hanno arrestato un nigeriano e una georgiana con l’accusa di spaccio. L’operazione è stata messa a segno mercoledì nel tardo pomeriggio. I militari della sezione operativa del Nucleo operativo da qualche tempo stavano monitorando i principali punti di spaccio della città. Mercoledì hanno saputo che era arrivato un notevole quantitativo di sostanza stupefacente. Hanno dunque deciso di procedere al controllo in un appartamento di via Gigli. Grazie a una perquisizione minuziosa, in varie parti della casa sono stati trovati 181 grammi di cocaina e 43 di eroina, tutti già divisi in dosi. Le sostanze stupefacenti sono state messe sotto sequestro, così come 1.500 euro in contanti, due telefoni cellulari, un bilancino di precisione, il materiale per confezionare le dosi e un frullatore. Il nigeriano e la georgiana sono finiti in manette, lui a Montacuto e lei a Pesaro, con l’accusa di spaccio. Domani, probabilmente, ci sarà per loro l’udienza di convalida, chiesta dal sostituto procuratore Rita Barbieri. I due arrestati sono difesi dagli avvocati Domenico Biasco e Raffaele Belogi. Una terza persona, un nigeriano, è stata invece denunciata a piede libero per il reato di spaccio, nel corso della stessa operazione. "E oltre alla repressione – commenta il comandante provinciale dell’Arma, il colonnello Nicola Candido – si sta facendo moltissimo anche sul fronte della prevenzione per arginare la diffusione e il consumo di queste sostanze. Nei mesi scorsi abbiamo incontrato 154 classi per un totale di 3.369 studenti delle scuole di ogni ordine e grado della provincia, io stesso ho partecipato più volte a queste lezioni, e altrettanto fanno le altre forze dell’ordine. Ai ragazzi spieghiamo con grande chiarezza quali siano le conseguenze fisiche provocate dall’uso delle sostanze, che oggi hanno concentrazioni di principio attivo molto più elevate rispetto al passato, e spieghiamo anche le conseguenze giuridiche: assumere stupefacenti infatti non è reato, non porta davanti a un tribunale, ma limita la partecipazione ai concorsi pubblici e crea problemi a trovare un lavoro anche nel settore privato, limita la possibilità di andare all’estero, o di usare la patente di guida, e impone continui esami. In questo campo garantisco che l’impegno da parte nostra è massimo, con la prevenzione e la repressione".