di Lorenzo Monachesi
"Ero terrorizzata in Ucraina, alla fine in due valigie ho riposto quello che potevo e sono partita con le mie bambine di 5 e 7 anni". Natalia Turkula ha lasciato Ternopil, città dell’Ucraina occidentale. Destinazione l’Italia, dove la suocera fa la badante, nel Modenese. "Pensavo e speravo di rimanere alcune settimane in Italia e poi di tornare nel mio Paese. Ma adesso non so che cosa succederà, non so quale sarà il nostro futuro". Le piccole Mia e Sofia frequentano la palestra della Ginnastica Macerata, che si trova in via Mameli, dove sono state accolte con gioia dalle nuove compagne. "Inizialmente – racconta Natalia – siamo rimaste in un paese del Modenese, ma il mio pensiero fisso sono le bambine. Ogni scelta fatta è mossa dal desiderio di dare una vita più normale possibile a entrambe e così ho lanciato su Instagram la richiesta di una città dove potessero continuare a praticare la tanto amata ginnastica. Arianna Ciucci di Ginnastica Macerata mi ha risposto immediatamente, accogliendoci a braccia aperte". Ora Natalia e le figlie sono alloggiate alla Domus San Giuliano, ma i suoi pensieri sono naturalmente rivolti all’Ucraina. "Termopil – racconta – è stata bombardata ‘solamente’ due volte, ma ogni giorno sentivo il rumore delle sirene. Poi vedevo in televisione le immagini degli incendi causati dalle bombe. Ero terrorizzata, assalita dall’angoscia e volevo fare qualcosa per proteggere le mie figlie da quell’orrore. Pochi giorni fa, una città vicino alla mia è stata duramente bombardata e ci sono stati dei morti". Natalia parla inglese. "L’ho studiato a scuola, in Ucraina faccio l’istruttrice di educazione fisica in un asilo. Loro – rivolgendosi alle figlie – conoscono più parole in italiano di me, del resto stando in palestra sono più a contatto con le amiche e imparano in fretta. Ma sto cercando di imparare l’italiano". La mattina, Sofia segue online le lezioni scolastiche dall’Ucraina. "Sono grata alla Ginnastica Macerata – dice Natalia –, perché posso far condurre alle piccole la stessa vita di prima". Arianna Ciucci non ci ha pensato un attimo e ha subito risposto positivamente alla richiesta della madre di Sofia e Mia. "Da atleta – ricorda Ciucci – non posso dimenticare quanto mi hanno trasmesso a livello umano e tecnico i coach ucraini Vassili e Tamara Iakimenko. Ora è scoppiata la guerra, non conoscevo Natalia, né sapevo l’età delle figlie, ma non ci ho pensato due volte e mi sono messa a disposizione. Ho parlato con il vicesindaco Francesca D’Alessandro, che mi ha parlato del progetto della Caritas". Dall’11 aprile sono a Macerata. "Sono andata prenderle alla stazione di Ancona – racconta Ciucci – e dopo essersi sistemate, ho portato le piccole ad allenarsi. Non posso dimenticare la loro felicità appena varcata la porta della palestra, quel sorriso che ha illuminato i loro volti e ha spazzato via la tristezza. E poi alle bambine si sono subito affezionate le nuove compagne e non posso che essere felice di vederle contente e di avere dato un po’di sollievo alla madre".