"Eri gentile e buono, così tutti ti adoravano"

L’ultimo saluto a Francesco Del Bianco, morto a 27 anni travolto dal trattore con cui lavorava. Il messaggio della fidanzata Rachele

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di Diego Pierluigi

Un lungo applauso, mentre i palloncini bianchi volavano nel cielo, e un enorme abbraccio collettivo di amici e conoscenti per l’ultimo saluto a Francesco Del Bianco, l’imprenditore agricolo di 27 anni, travolto da un trattore mentre era al lavoro nelle campagne di Monte San Giusto. Era gremita la chiesa dei Santi Pietro Paolo e Donato di Corridonia, a testimonianza di quanto il giovane fosse amato. In molti si sono stretti all’improvviso dolore che ha colpito la mamma Laura, il padre Giovanni e la sorella Valeria, durante il rito funebre celebrato da Don Fabio Moretti. "Umanamente non avrei voluto celebrare questa liturgia soprattutto pensando di dover accompagnare nell’ultimo tratto di strada un ragazzo così giovane – ha esordito il parroco –. Sono nato in campagna, le mie radici sono legate alla terra e tante volte ho guidato un trattore. Partecipo a questo dolore che spezza il cuore dei familiari e dei suoi amici, un dolore profondo, ma forse è un’opportunità per chiederci cose serie sul senso della vita perché diversamente l’esistenza di Francesco sarebbe stata consumata invano. Chi nasce in campagna sa che ha fatto una scelta di vita coraggiosa e non comune in quanto la terra richiede tempo e dedizione. Purtroppo, questa sua passione si è trasformata nel luogo dove gli è stata chiesta la vita. La bellezza dell’esistenza si misura dalla qualità che diamo ad ogni istante che viviamo, noi vogliamo pensare a Francesco come una persona che ha vissuto la vita in fondo". Particolarmente toccante la testimonianza della fidanzata Rachele, accompagnata da Sacha, l’amico di sempre di Francesco, e a lui la giovane ha affidato la lettura di una lettera. "Ciao amore mio – ha iniziato –, non avrei mai pensato di scrivere una cosa del genere e capirai se non riesco a leggere. Il destino mi ha fatto incontrare un ragazzo bello, gentile e buono. Per questo tutti ti adoravano. E lo stesso destino mi ha portato via la persona più importante della mia vita. Mi mancheranno le tue risate, i nostri dispetti, i progetti sul futuro ma soprattutto tu che mi facevi stare bene". Con la voce rotta dal pianto è stato poi il turno di Sasha. "Eravamo e siamo dei fratelli – ha raccontato –, la nostra era un’amicizia speciale, mi hai fatto da padre, psicologo, tassista e, specialmente, da baby-sitter. A 26 anni hai preso la tua azienda agricola, rinunciando a feste ed uscite e per questo ti abbiamo sempre ammirato. Mi mancherai e ti vorrò sempre bene".