Esperti a confronto sulla malattia Convegno all’hotel Cosmopolitan

L’ospedale di Macerata è un punto di riferimento a livello regionale per la cura dell’endometriosi

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Domani e dopodomani, all’Hotel Cosmpolitan di Civitanova, si tiene il congresso "Endometriosi 2022 - Marche", presidente onorario Giovanni Scambia, direttore Mauro Pelagalli. Si tratta di una importante occasione di confronto tra i massimi esperti per fare il punto su una malattia che anche nella nostra provincia presenta numeri molto significativi. "In Italia questa malattia interessa circa 3 milioni di donne, anche se solo la metà sa di esserne affetta, perché asintomatica", spiega Mauro Pelagalli, direttore del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Macerata, punto di riferimento regionale per la cura dell’endometriosi. "Negli ultimi otto anni – sottolinea – abbiamo effettuato 5.500 interventi di endometriosi. Oggi la media è di circa 250 l’anno". Ancora oggi l’origine dell’endometriosi è poco chiara. "La teoria più accreditata – sottolinea Pelagalli – è quella del ginecologo statunitense John Sampson, secondo la quale durante il flusso mestruale parti di tessuto endometriale si muovono in senso inverso nelle tube, riuscendo talvolta ad impiantarsi nell’addome, nel peritoneo, come nelle ovaie e negli organi vicini, come il retto e il colon determinando una reazione infiammatoria. Questa è stata però integrata con teorie di carattere genetico, di carattere ambientale (inquinamento) e alimentare (eccessivo consumo di estrogeni). Pesa anche l’età tardiva del primo figlio: le nostre nonne, ma anche le nostre mamme, non avevano l’endometriosi. Oggi la malattia è molto più frequente". L’endometriosi può essere affrontata con una terapia farmacologica, se diagnosticata nelle fasi iniziali (cosa tutt’altro che semplice), o per via chirurgica. "I vecchi farmaci di qualche anno fa non si usano più, oggi si usano quelli a base di progesterone che sono più efficaci per lenire il dolore. La terapia chirurgica, invece, riguarda le situazioni in cui dobbiamo ottenere un miglioramento della pelvi femminile, una ricostruzione dell’anatomia, una risoluzione dei sintomi del dolore, l’asportazione di masse ingombranti. Tutti interventi in laparoscopia, con tecnologie che servono ad asportare la malattia senza danneggiare gli organi circostanti. Nella nostra "rete" abbiamo personaggi di fama mondiale con i quali siamo in costante contatto, come il professor Philippe Koninckx, dell’università di Leuven, che abbiamo l’onore di avere al nostro congresso, e il professor Marc Possover, al quale indirizziamo casi molto particolari".

f. v.