Federico oltre l’autismo: la sua arte con la carta

L’impegno ormai è diventato un mestiere: costruisce casette a mano. La zia: "Chi vive una disabilità in realtà nasconde tante abilità"

Federico oltre l’autismo: la sua arte con la carta

Federico oltre l’autismo: la sua arte con la carta

di Francesco Rossetti

Anche dagli scatoloni di scarto dei supermercati può nascere una bella storia. Ne è un esempio la vicenda di Federico Curtosi, 31enne di Porto Sant’Elpidio, che per via dell’autismo ha difficoltà nell’esprimersi oralmente ma che con le mani riesce a comunicare molto bene, specie quando realizza le sue casette di cartone. Un’abilità con cui ha fatto dell’arte un mestiere, che lo ha reso celebre sui canali social: ore e ore col taglierino in mano, la matita e il righello per metter su un manufatto di carta, da rivendere a chi ne dimostri interesse. Da circa un mese, Curtosi riceve chiamate da vari acquirenti e di casette ne ha già realizzate una sessantina. Sua zia Marina, con cui passa molto tempo, ha avuto questa idea nei primi di dicembre: "Appena l’ho fatta presente – racconta la donna – ho visto i suoi occhi illuminarsi e ho capito subito che era molto contento. Così ho iniziato a girare per supermercati in cerca di cartoni da utilizzare e ci siamo messi al lavoro. Volevo che si impegnasse in qualcosa che, per lui, fosse come un mestiere". L’arte e la tecnica sono doti che Federico non ha mai smesso di coltivare. "Ha appreso il disegno tecnico quando frequentava il Liceo artistico di Fermo – spiega poi la zia Marina –, ma l’abilità gli è rimasta". E quando si mette all’opera, il giovane intagliatore non ne ha per nessuno. "Spesso è iperattivo, tuttavia quando si dedica alla casette rimane immobile per ore, concentrato a prendere le misure, ritagliare ed incollare". Le prime realizzazioni sono state regalate a parenti e amici, "poi abbiamo pubblicizzato l’attività sui social e iniziato a rivenderle. E sta andando bene, anche se il ricavato serve più che altro a coprire le spese sostenute per i materiali, le luci e poi per formare una specie di fondo cassa in vista delle prossime iniziative". Infatti c’è dell’altro all’orizzonte. "Stiamo pensando a qualcosa di primaverile, magari in occasione della Pasqua. La cosa fondamentale è poter ridare a Federico una dignità, far sì che possa essere riconosciuto per ciò che fa. Perché chi vive una disabilità in realtà nasconde tante abilità che non conosciamo". Curtosi ha giocato anche in trasferta: alcuni giorni fa era al Lido Cluana di Civitanova, ospite della Pro loco. Mentre i piccoli realizzavano letterine per Babbo Natale, coloravano e addobbavano, lui esponeva le sue opere. "Ho visto la storia di Federico sui social, così mi sono incuriosita – dice il presidente della Pro loco Mariarosa Berdini – e l’ho contattato. Sono davvero felice che sia stato con noi".