Feste e viaggi, sos Covid

Positivi in doppia cifra nelle Marche, non succedeva da maggio: quattro in provincia. Ceriscioli: "Non va abbassata la guardia, attenzione agli assembramenti".

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di Franco Veroli

Ancora nessun allarme, certo, ma da ieri l’attenzione sull’epidemia da Coronavirus è tornata a livelli di guardia anche nelle Marche. Dopo oltre due mesi nei quali il numero quotidiano dei nuovi contagi era a una sola cifra (ovvero dal 24 maggio), ieri in regione si è tornati in doppia cifra. Sono quindici, infatti (quattro in più dei dati ufficiali diffusi ieri dal Gores, il Gruppo sanitario regionale), i tamponi risultati positivi al Coronavirus nelle Marche, quattro in provincia di Macerata. I quattro casi rilevati in provincia di Pesaro-Urbino sono legati al focolaio di Montecopiolo, la conseguenza di una festa affollata, che è sfociata con settanta persone in isolamento, cinque delle quali positive. Altri quattro casi, dopo due settimane a contagi zero, riguardano invece la provincia di Macerata, di cui uno proveniente dall’estero, uno paucisintomatico con tampone effettuato a domicilio dalle squadre Usca, e due individuati con tampone propedeutico ad attività sanitarie (come noto, chi deve essere sottoposto a un intervento o una prestazione sanitaria è automaticamente sottoposto al tampone). Un altro caso, una persona già in isolamento, è stato invece accertato nella provincia di Fermo. Altri quattro casi infine, appartenenti a un cluster familiare individuato per accesso alle prestazioni sanitarie, in provincia di Ascoli. Non solo. Per la prima volta, dopo settimane, torna a salire il numero dei positivi in isolamento domiciliare, passati da 107 a 116 e, soprattutto, c’è una vera e propria impennata delle persone in quarantena: dalle 707 di lunedì, ieri hanno toccato la quota di 904, ben 187 in più. Per quanto riguarda in particolare la provincia di Macerata, le persone in quarantena sono 129 (1.233 asintomatiche e 6 sintomatiche), 22 in più rispetto al giorno prima. I casi positivi nelle Marche dallo scoppio dell’epidemia sono 6.842: 2.783 in provincia di Pesaro-Urbino, 1.883 in quella di Ancona, 1.162 in quella di Macerata, 476 in quella di Fermo, 300 in quella di Ascoli; 238 i positivi con la residenza fuori dalla regione. Dimessi e guariti hanno raggiunto quota 5.731 (cinque in più), i ricoverati in tutta la regione sono stabili a quattro, nessuno in terapia intensiva: due nel reparto di malattie infettive di Pesaro, uno a Macerata e uno in malattie infettive ad Ancona. "I risultati dei tamponi di oggi (ieri, ndr) – ha detto il presidente della Regione, Luca Ceriscioli – dimostrano che non è ancora arrivato il momento di abbassare la guardia e che gli assembramenti causano dei livelli importanti di contagio, come sta avvenendo a Montecopiolo in seguito a una festa alla quale hanno partecipato molte persone". "Oggi più che mai – ha aggiunto Ceriscioli –, il contenimento della diffusione del Coronavirus fa capo alla responsabilità di ciascuno ed è indispensabile che quando ci si trova nei luoghi pubblici, in mezzo a tante persone, si adottino tutti i comportamenti e si prendano tutte le precauzioni necessarie per evitare di contagiarsi a vicenda, a partire dal giusto distanziamento, fino all’uso corretto della mascherina e alla corretta igiene delle mani". "I casi rilevati nelle province di Macerata, Fermo e Ascoli – ha spiegato ancora Ceriscioli – sono l’esito di precisi percorsi e di controlli diagnostici ormai di routine, come il monitoraggio delle persone in rientro dall’estero, dei contatti dei positivi e dei pazienti che sono testati prima di sottoporsi a interventi medici". "Queste attività – ha detto – consentono di individuare e mettere velocemente in isolamento le persone positive, fino a oggi hanno dato risultati importanti contro la diffusione del virus e non possiamo vanificarli con dei comportamenti che ancora non possiamo permetterci di adottare".