"Finalmente a casa e ho potuto anche riprendere l’attività"

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Dopo quasi tre lunghi anni di ’lavori in corso’, dovuti anche alla difficoltà di reperire manodopera e imprese, Nicola Braghetti di Muccia è tornato a casa e ha riaperto la sua attività. E’ titolare di un centro Tim e vende anche stufe, a pellet e legna. Nello stesso stabile ci sono anche pizzeria, parrucchiera, palestra e tre uffici di imprese (di cui è proprietario, ma questi esercizi sono ovviamente gestiti da altre persone). Il complesso è stato abbattuto e ricostruito, ed è stato inaugurato ad aprile. "Nell’ottobre 2016 – racconta Braghetti – siamo stati costretti a delocalizzare, ma siamo rimasti comunque sul piazzale con una casetta di 40 metri quadrati per il negozio. Per quanto riguarda l’abitazione siamo stati nella Sae (e prima ancora in un appartamento a Caldarola) finché non siamo rientrati a casa nostra. Casa è sempre casa. Per completare i lavori è stato impiegato molto tempo, purtroppo. E’ sempre più complicato trovare imprese".

Un ritorno alla normalità che però racchiude anche un’altra riflessione. "Noi siamo rientrati – aggiunge – ma in questi sei anni, tra persone decedute per vecchiaia, il Covid, e i giovani che nel frattempo hanno trovato lavoro lungo la costa e non sono più tornati, abbiamo perso tanti concittadini. Stessa cosa nei Comuni limitrofi. Più passa il tempo nella ricostruzione più c’è il rischio che l’entroterra maceratese si spopoli, in particolare nelle aree interne". Negli ultimi anni la popolazione continua a scendere. Ci sono infatti famiglie, costrette dopo le scosse a trasferirsi a Civitanova o Porto Sant’Elpidio, che hanno trovato lì una sistemazione. Ecco perché i sindaci del territorio, tra il calo delle nascite, il crollo demografico e lo spopolamento, chiedono costantemente alle istituzioni di mantenere e potenziare i servizi, a partire da quelli scolastici.

Nel giugno 2019 è stata realizzata una nuova scuola di istruzione primaria e dell’infanzia "E. De Amicis", costruita in 150 giorni grazie ai fondi e alla supervisione della Fondazione Bocelli. Una risposta, concreta e solidale, per restituire speranza ad un territorio ancora provato dai danni del sisma.

Lucia Gentili